La persona al centro, curando anche l’anima e l’ambiente. La storia del dottor Tortorici e la sua Farmacia sociale

Fiumicino – Le persone al centro, passando per la tutela ambientale prima della cura della persona perché “è inutile somministrare terapie quando si vive in un ambiente malato“: è questa la filosofia di vita della Farmacia Salvo D’Acquisto di Palidoro, portata avanti dal dott. Marco Tortorici, farmacista ed esperto in omeopatia, già direttore della Farmacia comunale di Isola Sacra per 20 anni, titolare di una farmacia “sociale”. Un volto conosciuto a Fiumicino per la dedizione che mette in tutto quello che fa, e soprattutto il cuore. Il dott. Tortorici, infatti, è un vulcano di idee, di iniziative e di attività svolte sul territorio e per chi lo vive. Orgoglioso del suo “lavoro”, ci ha raccontato in cosa consiste e come si svolge in un’intervista a Waterfront, il programma settimanale de ilfaroonline.it per dare spazio alle voci dal territorio,  che va in onda su Youtube e sui nostri canali social ogni giovedì alle 20:30.

(Clicca qui per vedere l’intervista integrale)

Un nome importante, carico di significato… perché Farmacia Salvo D’Acquisto? 

A differenza di altri casi, la nostra è l’unica attività commerciale che può portare il nome della medaglia d’oro al valor militare Salvo D’Acquisto. Solo caserme e piazze portano il suo nome,  ma Palidoro è il luogo dove l’ex carabiniere dell’Arma ha dato la sua vita per salvare delle vite. Portiamo questo nome perché la nostra attività ha una forte valenza sociale: non punta al benessere del titolare, ma a generare un valore economico che ritorni in qualche modo sul territorio. L’idea della mia gestione, infatti, è far sì che il guadagno sia l’ultimo elemento di una catena virtuosa che in primo luogo rispetta i nostri clienti. E lo facciamo attraverso una scontistica a loro riservata e con una retribuzione maggiorata a nostri dipendenti. Il 10% degli utili viene poi restituito al territorio, devolvendolo ad associazioni o che può diventare una risorsa in casi di emergenza e di criticità.

La farmacia sociale è, quindi, anche attiva a vantaggio della popolazione e della collettività. Cosa le viene in mente se diciamo nonno di Palidoro?

Mi riferisco ad un capostazione che per anni ha svolto il suo lavoro con dedizione ed a 90 anni ha subito un raggiro da parte di due finte impiegate dell’Inps. Con questa truffa ha perso tutta la sua pensione. Raccontando questo episodio vorrei evidenziare quanto la farmacia sociale possa rappresentare una grande risorsa per la collettività: abbiamo voluto restituirgli quanto sottratto, donandolo non come farmacia ma come soggetto espressione della comunità. Abbiamo cercato di restituire fiducia a questo nonno che, in questo modo, ha sentito il calore delle persone. La comunità ha azzerato le malefatte.

Prima della salute, l’ambiente e gli animali. Un’attenzione finalizzata al benessere della persona e della comunità… In  che cosa consiste l’operazione lupo?

Il farmacista nasce come botanico che dalla natura trae i principi attivi per curare la salute. Tra i vari professionisti è colui che più deve avere a cuore la salute dell’ambiente. E’ inutile che il farmacista somministri terapie quando viviamo in un ambiente malato. La mia idea di farmacia si basa quindi, sul rispetto del territorio e per proteggerlo dobbiamo sapere il valore di ciò che stiamo perdendo. Ne è un esempio Pizzo del Prete: la rivolta popolare ha impedito la costruzione della discarica. Per quanto riguarda gli animali, una buona notizia è che il lupo sia tornato a frequentare le nostre zone. Un regalo che madre natura è stata in grado di rigenerare. Per questo sosteniamo la Lipu di Castel di Guido che monitora il lupo per preservare la specie.

Cosa sono, invece, le passeggiate di salute?

Camminare fa bene,  fa bene socializzare, fa bene stare insieme…la farmacia come centro di socialità: in momenti climaticamente accettabili facciamo due passeggiate al mese accessibili a tutti, con una guida ambientale che racconta la storia del territorio e che ci porta alla sua scoperta. 

Come si legano gli interessi commerciali al rapporto con il territorio?

In termini economici potremmo avere lo stesso risultato di esercizio vendendo i prodotti a prezzo pieno e avendo un minor afflusso di persone. I nostri sconti non sono quelli da volantino, ma da statuto: per sempre tutto ciò acquistato nella nostra farmacia che costa più di 20 euro ha lo sconto del 20%,  tutto quello che costa meno di 20 euro avrà il 10% di sconto. Come facciamo a far combaciare questa importante scontistica con il reddito d’impresa? Aumentando di molto l’accesso delle persone. La persona ha, così, un immediato vantaggio e può innescare un volano virtuoso che prevede che una parte delle denaro viene affidato a noi e donato al territorio con iniziative. 

Un’idealità della gestione, questa, per nulla ordinaria…

Lo Stato mi ha affidato una Concessione, non la proprietà delle persone: esse non mi sono state consegnate, ma affidate. Per questo cerchiamo di avere i guanti bianchi nei loro confronti.

Dove si trova la farmacia, come raggiungerla, bacino di utenza?

Siamo in via Aurelia al 29esimo km in prossimità della stazione di Palidoro. Potrei dire che il nostro bacino di utenza sia immenso, perché immensa è la funzione dell’Aurelia come arteria di collegamento con Roma, attraversata da molti pendolari che provengono da Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella. Senza dimenticare la nostra centralità nel nord del Comune di Fiumicino.

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