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Juve, Fagioli indagato per scommesse online illegali: cosa rischia

11 ottobre 2023 | 10:43
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Juve, Fagioli indagato per scommesse online illegali: cosa rischia

“Gli investigatori della squadra mobile hanno scandagliato gli accessi, incrociato dati e transazioni, analizzato nomi e nickname”

Torino – Dopo il caso Pogba (leggi qui), nuova bufera travolge la Juventus: il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli sarebbe indagato, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Torino, per scommesse su piattaforme online illegali.

E’ quanto riporta il quotidiano La Stampa sottolineando “che gli investigatori della squadra mobile hanno scandagliato gli accessi, incrociato dati e transazioni, analizzato nomi e nickname. Individuato, oltre al gruppo accusato di gestire le piattaforme, anche gli utenti. Tra cui ci sarebbe anche il giovane calciatore juventino” ora iscritto nel registro degli indagati con gli altri presunti scommettitori. Al vaglio degli inquirenti anche su cosa avrebbe scommesso.

Del procedimento della magistratura del capoluogo piemontese a carico del centrocampista juventino è a conoscenza anche la Procura della Federcalcio. “La segnalazione, infatti, è stata inoltrata proprio dai legali del calciatore lo scorso 30 agosto. Aperto un fascicolo e acquisiti i primi atti, l’organo presieduto dal procuratore Giuseppe Chiné segue attentamente l’evolversi della vicenda”, si legge ancora sul quotidiano.

Cosa rischia Fagioli

Cosa succederà ora al calciatore bianconero? Cosa rischia il centrocampista della Juve? Fagioli rischia come minimo tre anni di squalifica, secondo quanto previsto dalla giustizia sportiva. L’articolo 24 del codice di giustizia sportiva infatti vieta “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”.

Quindi l’art. 24 del Cgs, prosegue evidenziando che “la violazione del divieto comporta per i soggetti dell’ordinamento federale, per i dirigenti, per i soci e per i dirigenti delle società la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000,00”. (fonte Adnkronos, foto Instagram @nicolofagioli)