Papa Francesco: “Dio rispetta la nostra libertà: si propone, non si impone, mai”

15 ottobre 2023 | 12:29
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Papa Francesco: “Dio rispetta la nostra libertà: si propone, non si impone, mai”

Il Pontefice all’Angelus: “Spesso si lotta per avere il proprio tempo libero, ma oggi Gesù ci invita a trovare il tempo che ci libera: quello da dedicare a Dio”

Città del Vaticano – “Ecco il tipo di relazione che il Padre ci offre: ci chiama a stare con Lui, lasciandoci la possibilità di accettare o meno l’invito. Non ci propone un rapporto di sudditanza, ma di paternità e di figliolanza, che necessariamente è condizionato dal nostro libero assenso. Essendo amore, rispetta fino in fondo la nostra libertà. Dio si propone, non si impone, mai”.

Affacciato su una piazza San Pietro gremita da 22mila fedeli di pellegrini che sventolano bandiere di diversi Paesi, tra cui spiccano quelle dell’Ucraina, Papa Francesco commenta così, durante l’Angelus, il Vangelo di questa domenica. Si tratta di una parabola narrata da Gesù dove protagonista è un re che prepara un banchetto di nozze per suo figlio (cfr Mt 22,1-14).

Si tratta di “un uomo potente, ma è soprattutto un padre generoso – spiega il Papa -, che invita a condividere la sua gioia. Rivela la bontà del suo cuore nel fatto che non costringe nessuno, ma invita tutti, anche se questo suo modo di fare lo espone alla possibilità di un rifiuto. Prepara un banchetto, offrendo gratuitamente un’occasione di incontro, di festa. Questo è ciò che Dio prepara per noi: un banchetto, per essere in comunione con Lui e tra di noi. E noi, tutti noi, siamo dunque gli invitati di Dio. Ma un banchetto nuziale richiede da parte nostra tempo e coinvolgimento: richiede un ‘sì'”. Ma gli invitati rifiutano l’invito: “Ecco il dramma della storia: il ‘no’ a Dio”. Rifiutano l’invito, sottolinea Francesco, perché pensano alle proprie cose. E quel re che è padre, Dio, cosa fa? Non si arrende, continua a invitare, anzi allarga l’invito, finché trova chi lo accetta, tra i poveri. Fra loro, che sanno di non avere molto altro, tanti vengono, fino a riempire la sala”.

Da qui il monito ai fedeli: “Fratelli e sorelle, quante volte non ci curiamo dell’invito di Dio perché intenti a pensare alle nostre cose! Spesso si lotta per avere il proprio tempo libero, ma oggi Gesù ci invita a trovare il tempo che ci libera: quello da dedicare a Dio, che ci alleggerisce e risana il cuore, che accresce in noi la pace, la fiducia e la gioia, che ci salva dal male, dalla solitudine e dalla perdita di senso”.

Ne vale la pena, perché è bello stare con il Signore, fargli spazio. Dove? Nella Messa, nell’ascolto della Parola, nella preghiera e anche nella carità, perché aiutando chi è debole o povero, facendo compagnia a chi è solo, ascoltando chi chiede attenzione, consolando chi soffre, si sta con il Signore, che è presente in chi si trova nel bisogno. Tanti, però, pensano che queste cose siano “perdite di tempo”, e così si chiudono nel loro mondo privato; ed è triste.

Da qui l’invito a un esame di coscienza: “Chiediamoci allora: io, come rispondo agli inviti di Dio? Che spazio gli do nelle mie giornate? La qualità della mia vita dipende dai miei affari e dal mio tempo libero o dall’amore per il Signore e per i fratelli, soprattutto per i più bisognosi?”. Dopo la benedizione, il pensiero del Papa va al Medio Oriente, al conflitto in Ucraina e alla situazione del Nagorno Karabakh (leggi qui).

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