Il Papa: “Una schizofrenia pensare che la fede non ha niente a che fare con la politica”

22 ottobre 2023 | 13:47
Share0
Il Papa: “Una schizofrenia pensare che la fede non ha niente a che fare con la politica”

All’Angelus il Papa riflette sulla celebre frase di Gesù “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. E spiega: “A Cesare appartengono le cose di questo mondo, ma l’uomo e il mondo stesso appartengono a Dio: non dimentichiamolo!”

Città del Vaticano – “A volte anche noi pensiamo così: una cosa è la fede con le sue pratiche e un’altra cosa la vita di tutti i giorni. E questo non va. Questa è una ‘schizofrenia’, come se la fede non avesse nulla a che fare con la vita concreta, con le sfide della società, con la giustizia sociale, con la politica e così via”.

Affacciato su una piazza San Pietro affollata da 20mila fedeli, Papa Francesco, commentando il brano evangelico odierno, commenta così la celebre frase di Gesù: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.

Queste parole, spiega il Pontefice all’Angelus, “sono diventate di uso comune, ma a volte sono state utilizzate in modo sbagliato – o almeno riduttivo – per parlare dei rapporti tra Chiesa e Stato, tra cristiani e politica; spesso vengono intese come se Gesù volesse separare la realtà terrena e quella spirituale”. Ma in realtà, sottolinea Francesco, “Gesù vuole aiutarci a collocare ‘Cesare’ e ‘Dio’ ciascuno nella sua importanza”. A Cesare, cioè alla politica, alle istituzioni civili, ai processi sociali ed economici, “appartiene la cura dell’ordine terreno; e noi, che in questa realtà siamo immersi, dobbiamo restituire alla società quanto ci offre attraverso il nostro contributo di cittadini responsabili, avendo attenzione a quanto ci viene affidato, promuovendo il diritto e la giustizia nel mondo del lavoro, pagando onestamente le tasse, impegnandoci per il bene comune, e così via”.

Allo stesso tempo, però, “Gesù afferma la realtà fondamentale: che a Dio appartiene l’uomo, tutto l’uomo e ogni essere umano. E ciò significa che noi non apparteniamo a nessuna realtà terrena, a nessun “Cesare” di turno. Siamo del Signore e non dobbiamo essere schiavi di nessun potere mondano. Sulla moneta, dunque, c’è l’immagine dell’imperatore, ma Gesù ci ricorda che nella nostra vita è impressa l’immagine di Dio, che niente e nessuno può oscurare. A Cesare appartengono le cose di questo mondo, ma l’uomo e il mondo stesso appartengono a Dio: non dimentichiamolo!”

Comprendiamo allora che Gesù sta riportando ciascuno di noi alla propria identità: sulla moneta di questo mondo c’è l’immagine di Cesare, ma tu – io, ognuno di noi – quale immagine porti dentro di te? Facciamoci questa domanda: io, quale immagino porto dentro di me? Tu, di chi sei immagine nella tua vita? Ci ricordiamo di appartenere al Signore, oppure ci lasciamo plasmare dalle logiche del mondo e facciamo del lavoro, della politica, dei soldi i nostri idoli da adorare?

Dopo la benedizione, il pensiero del Santo Padre va al Medio Oriente: “Ancora una volta il mio pensiero va a quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. Sono molto preoccupato, addolorato, prego e sono vicino a tutti coloro che soffrono, agli ostaggi, ai feriti, alle vittime e ai loro familiari. Penso alla grave situazione umanitaria a Gaza e mi addolora che anche l’ospedale anglicano e la parrocchia greco-ortodossa siano stati colpiti nei giorni scorsi”.

Quindi, un nuovo appello per la pace: “Rinnovo il mio appello affinché si aprano degli spazi, si continuino a far arrivare gli aiuti umanitari e si liberino gli ostaggi”. Poi tuona: “La guerra, ogni guerra che c’è nel mondo – penso anche alla martoriata Ucraina – è una sconfitta. La guerra sempre è una sconfitta, è una distruzione della fraternità umana. Fratelli, fermatevi! Fermatevi!”. Bergoglio ricorda che per venerdì prossimo, 27 ottobre, ha indetto una “giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza, e che quella sera alle ore 18.00 in San Pietro vivremo un’ora di preghiera per implorare la pace nel mondo”.

Quindi, l’immancabile saluto: “A tutti auguro una buona domenica. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”. (foto © Vatican Media)

Il Faro online, il tuo quotidiano sempre con te –  Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
ilfaroonline.it è su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link.
ilfaroonline.it è anche su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte