Gattina maltrattata ed affidata al “carnefice”? L’Asl Roma 3 fa chiarezza

Roma – “L’Asl Roma 3 desidera fornire chiarezza in merito a un recente affido di una gattina e alle preoccupazioni sollevate da alcune associazioni animaliste. La situazione è stata oggetto di attenzione ed è importante sottolineare che non vi sono stati segni evidenti di maltrattamento nei confronti dell’animale“. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’Asl Roma 3, che così risponde alle critiche sollevate dalle associazioni animaliste. Secondo quest’ultime, infatti, la gattina sarebbe stata portata al canile in condizioni critiche, dovute a presunti maltrattamenti del padrone. Ad aggravare ancor di più la situazione – sempre secondo la versione delle associazioni – sarebbe stato il ri-affido della gattina al presunto carnefice.

Insomma, una versione molto dura, a cui però l’Asl risponde dandone un’altra, molto più rassicurante ed in cui fa chiarezza sulla vicenda: “La gattina è stata portata presso il canile sanitario della Muratella a Roma il 4 ottobre 2023 dal soccorritore, che aveva trovato la gattina e aveva espresso la volontà di prendersene cura una volta guarita. Al momento dell’ingresso, il personale Asl ha valutato le condizioni dell’animale, che presentava una tumefazione alla guancia sinistra, lesioni sulla pinna auricolare sinistra e un’infezione all’orecchio”

“L’ascesso alla guancia – si legge ancora – nei giorni successivi ha avuto un progressivo miglioramento, allo stesso modo le condizioni della gattina sono migliorate. In seguito, l’11 ottobre, l’ASL Roma 3 ha concordato la riconsegna dell’animale al soccorritore”.

“Le lesioni osservate erano tipiche da grattamento, a seguito dell’otite parassitaria, quindi non vi erano evidenti segni di maltrattamento. Inoltre, poiché il soccorritore aveva espresso il desiderio di prendere la gattina, gli è stata data in affido così come previsto dalla normativa regionale” (DGR 43/10 e DGR 621/16)” sottolinea

“In seguito, il personale sanitario dell’Asl Roma 3 ha effettuato un sopralluogo presso l’abitazione del soccorritore, confermando le buone condizioni della gattina, riscontrando che le ferite erano in fase di guarigione. L’Asl Roma 3 comprende le preoccupazioni sollevate, ma desidera rassicurare che l’affido della gattina è stato effettuato in conformità alla normativa e che l’animale ha ricevuto e sta continuando a ricevere le adeguate cure sanitarie. La salute e il benessere della gattina rimangono la priorità” conclude.

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