il cortometraggio

Fiumicino è la location del corto sulla Shoah “Il racconto di Ester”

31 ottobre 2023 | 15:20
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Fiumicino è la location del corto sulla Shoah “Il racconto di Ester”

Il cortometraggio, con Andrea Roncato, verrà girato tra il Lido del Faro e il Parco Villa Guglielmi

Fiumicino– Sono iniziate a Fiumicino le riprese del cortometraggio “Il racconto di Ester”, una storia sulle vittime della Shoah e su quei sopravvissuti che preservano la memoria di sofferenze e perdite strazianti. Il corto, per la regia di Simone Barletta, vede protagonisti Andrea Roncato, Danila Stalteri e la giovanissima Samira Barletta.

L’opera, scritta a quattro mani da Emiliano e Simone Barletta, racconta la storia diuntestimone della Shoah, ora scrittore anziano e afflitto dall’Alzheimer, che cerca di preservare la sua storia e la memoria delle sofferenze passate prima che siano perse per sempre.

Il cortometraggio, prodotto da Santa Ponsa Film con il sostegno del NUOVO IMAIE, verrà girato nel Comune di Fiumicino, tra il Lido del Faro e il Parco Villa Guglielmi in due giornate di riprese.

L’opera sarà distribuita attraverso il circuito dei festival nazionali e internazionali prima di approdare su piattaforma.

La trama

David Messina (Andrea Roncato) è uno scrittore, burbero e solitario, che è scampato all’orrore della Shoah. Ora anziano, sta affrontando l’ennesima sfida della sua vita. Malato di Alzheimer alle prime fasi, David teme che la sua memoria e la sua storia siano destinate a scomparire. Nonostante i suoi ricordi comincino a svanire e le sue capacità di scrittura siano messe alla prova, David è comunque determinato a completare il suo ultimo racconto. Con l’aiuto di una misteriosa ragazzina, Ester (Samira Barletta), e di sua figlia Sara (Danila Stalteri), con cui da sempre ha avuto un rapporto freddo e distaccato, David intraprende un viaggio emotivo che lo porta a scavare nel profondo delle sue paure e dei suoi sentimenti per completare il racconto che gli è tanto caro. Mentre lascia andare tutta la rabbia e l’amarezza accumulata in anni e anni di solitudine, David si rende conto finalmente della vera importanza delle relazioni umane e dell’amore che lo circonda, gli unici strumenti per lasciare in eredità la propria storia.