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Atletica, Massimo Stano: “Le Olimpiadi sono il mio obiettivo principale”

3 novembre 2023 | 16:13
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Atletica, Massimo Stano: “Le Olimpiadi sono il mio obiettivo principale”

L’Azzurro con la mente agli Europei di casa: “Entrare per primo allo Stadio Olimpico sarebbe pazzesco”

Roma – Un obiettivo tra i più grandi e tra i più affascinanti, da ripetere con impegno e con tutto il suo talento. Massimo Stano lancia il cuore al 2024 e fino alle Olimpiadi di Parigi. Il campione a cinque cerchi della marcia della 20 km, che a Tokyo 2020 ha scritto la storia dell’atletica azzurra, si racconta.

Lo fa ad Atletica Talk. L’Azzurro dichiara: “La mia gara a Parigi è il 1° agosto? È una data che va onorata, la 20 km delle Olimpiadi è il mio ‘main goal’ per la prossima stagione”. La data del 1 agosto è significativa. Per l’Italia è così. Alle Olimpiadi del Giappone Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi furono consacrati campioni olimpici. Stano gareggerà proprio quel giorno: “Non voglio farmi carico di pressioni, a Parigi voglio divertirmi dopo la lezione che ho preso quest’anno ai Mondiali di Budapest – spiega Stano – Ho pensato a fare troppe cose, inseguire troppi obiettivi. Ma sono sicuro che tutto il lavoro fatto non è stato sprecato”.

L’Azzurro delle Fiamme Oro ha vinto anche il titolo mondiale nell’estate del 2022 a Eugene, aggiungendo l’oro iridato (35 km) accanto a quello olimpico. Stano spiega: “L’idea è quella di fare due gare alle Olimpiadi, con la ‘venti’ come obiettivo principale ma anche nella staffetta. Il nuovo format va a vantaggio mio e di Antonella Palmisano, anche se mi dispiace davvero tanto per gli specialisti della ‘cinquanta’ e della ‘trentacinque’ che non avranno opportunità. Credo che al mondo, a essere sinceri, poche squadre possano essere competitive come un’Italia con Stano e Palmisano: penso alla Spagna, la Cina, forse l’Australia. È un’occasione ghiotta. Possiamo portare un’altra medaglia e stavolta insieme. Per qualificarci dovremo passare dai Mondiali a squadre di Antalya a fine aprile”.

Sul cambio di guida tecnica dell’amica e compagna di allenamento e di Nazionale Antonella Palmisano, Stano dice: “Mi dispiace che Antonella non faccia più parte del mio gruppo con Patrizio Parcesepe, perché per me è stata importante, una vera leader – aggiunge – Ma questo non significa non sentirsi e non vedersi più: ci incontreremo spesso in pineta e ci sosterremo durante gli allenamenti. Ognuno fa le proprie scelte, se inizia a arrugginirsi il rapporto è giusto che si provi a cambiare. È chiaro che nell’anno olimpico è un po’ complicato ma ho visto che in questo periodo va abbastanza di moda. Io vado controcorrente”.

Ma c’è Roma 2024 prima. Prima delle Olimpiadi. Gli Europei in casa fanno brillare gli occhi. L’Azzurro dichiara: “Ne parlavo pochi giorni fa con Maurizio Damilano, che entrò da vincitore allo stadio Olimpico ai Mondiali del 1987. Quando ho gareggiato a Pechino 2015 sono arrivato ventesimo ma l’emozione di fare ingresso in quello stadio strapieno era pazzesca. Non immagino cosa significhi entrare per primi all’Olimpico: sarebbe fantastico, perché l’Europeo è l’unico titolo che mi manca”.

Stano è reduce dallo splendido evento di domenica scorsa 29 ottobre a Palo del Colle. Diffondere i valori della marcia è un altro obiettivo importante per lui. E tanto è stato il successo del ‘The Walking Stano’. Lui sottolinea: “Non ho mai visto così tanti campioni olimpici insieme. Mi sembrava un’utopia, poi tutti mi hanno detto ‘sì, vengo volentieri’. Sono orgoglioso di questo progetto che ci ha permesso di raccogliere 4 mila euro per la ricerca sulla fibrosi cistica”.

E poi un dolce pensiero va alla piccola Sophie. Tre anni di amore per la figlia. L’Azzurro svela: “Ci sarà il suo nome sulle mie scarpe da gara. Oltre a tutto il lavoro svolto con Patrick, ho vinto le Olimpiadi perché è nata lei. Ma la vittoria di Tokyo, in confronto a una figlia che ti corre incontro quando rientri a casa, non è niente”.

Foto Colombo/Fidal