la polemica

Polemiche e divisioni sul Piano di utilizzo degli arenili Legambiente Terracina alza la voce

5 novembre 2023 | 10:50
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Polemiche e divisioni sul Piano di utilizzo degli arenili Legambiente Terracina alza la voce

Contestata l’approvazione della mozione per l’annullamento o la revoca del Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA) durante l’ultimo Consiglio Comunale del 27 ottobre,

Terracina, 5 novembre 2023 – In seguito all’approvazione della mozione per l’annullamento o la revoca del Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA) durante l’ultimo Consiglio Comunale del 27 ottobre, l’associazione Legambiente Terracina alza la voce. Il PUA, strumento essenziale per la pianificazione strategica e programmazione della costa, si trova ora al centro di un acceso dibattito. Il PUA, era già in stato avanzato di verifica in Regione Lazio, in linea con le normative regionali e rispettando i principi chiave per la salvaguardia del litorale. L’approvazione della mozione, pertanto, mette in discussione un lavoro lungo e meticoloso svolto da esperti del settore.

Il contesto

“La mozione di annullamento o revoca, approvata con una timida astensione dalla lista civica ‘Terracina Città del Possibile’ e con un voto contrario da ‘Europa Verde Terracina’ – è scritto in un comunicato di Legambiente Terracina – , sembra nascere da una pressione esterna, guidata principalmente dalla lobby dei balneari. Questa azione destabilizzante minaccia di ribaltare un procedimento amministrativo che ha richiesto anni di lavoro e confronto tra le varie istituzioni coinvolte”.

Il punto di vista di Legambiente Terracina

“Da sempre impegnata nella salvaguardia del demanio marittimo – prosegue la nota – Legambiente Terracina ha lavorato incessantemente affinché la città si dotasse di un PUA efficace, attuale e in linea con le esigenze della comunità e dell’ambiente. La mancanza di un PUA adeguato, vecchio ormai di vent’anni, ha portato Terracina a non rispettare le disposizioni regionali, evidenziando gravi lacune e problemi, tra cui l’abuso della costa e possibili violazioni della normativa vigente”. L’associazione, inoltre, ha sottolineato il ruolo fondamentale del PUA nell’assicurare l’accesso e la fruizione dell’arenile, garantendo servizi e accessibilità per i disabili e definendo spazi per attività sportive e sociali.

Il futuro del PUA e le aspettative

“La mozione approvata in Consiglio Comunale . prosegue sempre il comunicato di Legambiente – rischia di compromettere il futuro dell’approccio e dell’impostazione del PUA. Legambiente Terracina esprime profondo disaccordo con tale decisione, ritenendo il Piano attuale assolutamente equilibrato e adeguato. La richiesta di annullamento, revoca o modifica potrebbe tradursi in un passo indietro per la salvaguardia del litorale.

Il dettaglio della contestazione

“L’approvazione nell’ultimo Consiglio Comunale del 27 ottobre scorso della mozione avente per oggetto l’annullamento o revoca in autotutela del piano di utilizzazione degli arenili (PUA) preliminarmente adottato con delibera commissariale n.34 del 13/12/2022 – prosegue Legambiente -, approvazione che ha visto tutti concordi con una timida astensione della lista civica Terracina Città del Possibile e un unico voto contrario, ampiamente e documentatamente motivato, della lista Europa Verde Terracina, rappresenta una azione decisamente dirompente, che mette in discussione un Piano pienamente allineato con le leggi e regolamenti regionali, vistato da un garante super partes della Legge come il Commissario Prefettizio e predisposto da una accreditata società di consulenza e gestito da un Ufficio Comunale specificamente dedicato ‘Unità di Progetto Sviluppo Economico e Costiero’, peraltro voluto fortemente dalla ex-Giunta Tintari (dello stesso colore della attuale!), e soprattutto già vistato dalla Regione Lazio e già in stato avanzato di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) con acquisizione di pareri delle Autorità competenti da parte della Regione Lazio”.

“Siamo fortemente contrari – dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, Consigliere Nazionale dell’Associazione – nel merito e nel metodo, alla mozione approvata in Consiglio Comunale. Ci opponiamo fermamente ad ogni ipotesi di annullamento o di revoca in autotutela, o anche ad una “finta revisione” magari con il pretesto della più ampia partecipazione, che ne snaturi l’approccio e l’impostazione, ritenendo questo Piano assolutamente equilibrato, sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, rispettoso delle linee guida regionali, che garantisce appieno l’interesse Pubblico, formulato sotto il diretto controllo di un Commissario Prefettizio.

Una garanzia assoluta di imparzialità per il rispetto della legge e dei regolamenti, uno strumento regolatorio indispensabile per la costruzione dei prossimi bandi di gara per le concessioni secondo la Direttiva Bolkenstein, e una risposta al commissariamento ad acta da noi richiesto in Regione Lazio a febbraio del 2022 paventando un piano che potesse sanare i multipli abusi costieri, e una ferma risposta alla inchiesta “Free Beach”, mai archiviata e ancora in corso, e ai numerosi sequestri di stabilimenti, violazioni per occupazione abusiva di demanio pubblico, decadenze di concessioni, a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni.

Annunciamo fin da ora – conclude Giannetti – di riservarci, insieme a Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, tutte le iniziative consentite dalla legge per tutelare tale Piano e il suo impianto regolamentare, e sorvegliare in modo costante il rispetto della Legge sul nostro litorale”

Le polemiche hanno portato anche a manifestazioni spontanee, con cittadini che scendono in piazza per esprimere la loro insoddisfazione. In mezzo ai cartelli e agli slogan, il messaggio è chiaro: la comunità vuole essere ascoltata. Intervenendo sulle crescenti tensioni, Verdi invita al dialogo: “La soluzione non può venire dall’alto. Dobbiamo sederci tutti intorno a un tavolo e discutere, mettendo da parte preconcetti e interessi personali. Solo così potremo trovare una via d’uscita che rispetti sia l’ambiente sia le esigenze di sviluppo della nostra città”. Con l’intensificarsi delle polemiche, la domanda rimane: quale direzione prenderà Terracina?