Taxi nuove licenze per Roma, “sbloccata” anche Fiumicino

7 novembre 2023 | 10:07
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Taxi nuove licenze per Roma, “sbloccata” anche Fiumicino

Tutte le precisazioni della circolare ministeriale sul Dl Asset “Procedure semplificate per avere più taxi, più licenze e più servizi in auto ecologiche”

Roma – Regole semplificate che consentono ai comuni di rilasciare licenze taxi aggiuntive, temporanee e che consentono ai Comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitane o sede di aeroporto, di incrementare il numero di licenze in misura non superiore al 20% di quelle già rilasciate, con un concorso straordinario con procedura accelerata. Sono queste alcune delle precisazioni arrivate con la circolare Mimit-Mit sul Dl Asset “Procedure semplificate per avere più taxi, più licenze e più servizi in auto ecologiche”. A darne notizie è il ministro del Made in Italy Adolfo Urso.

La circolare ministeriale a doppia firma, Ministero delle Imprese e quello dei Trasporti, chiarisce, infatti, le nuove norme introdotte dal decreto asset con l’obiettivo di risolvere, una volta per tutte, la carenza di taxi nelle città italiane.

“Il documento – chiariscono Mimit e Mit -“consentirà ai comuni di muoversi rapidamente per risolvere la carenza dei taxi sulle strade italiane, rispondendo così anche alle criticità denunciate dall’Antitrust”, che solo venerdì scorso aveva chiesto a Roma, Milano e Napoli di adeguare in fretta il numero delle licenze alla domanda, dopo aver riscontrato “criticità” che vanno “a danno degli utenti”.

Tutte le novità

Nel dettaglio la circolare ministeriale chiarisce che le nuove regole semplificate permettono ai Comuni di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive a chi è già titolare di una licenza “per fronteggiare lo straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a eccezionali flussi di presenze turistiche”. Le nuove licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e una durata, comunque, non superiore a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici, “su esigenze di potenziamento del servizio emerse dalla ricognizione dei dati”. La durata di 12 mesi non esclude la possibilità che l’Amministrazione comunale, per motivi di esigenze economiche e turistiche, ne preveda un utilizzo anche frazionato nel tempo, fermo restando il limite temporale previsto.

Sono state semplificate anche le regole per i Comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana e quelli sede di aeroporto, che possono incrementare il numero delle licenze taxi in misura non superiore al 20 per cento di quelle già rilasciate, con un apposito concorso straordinario con procedura semplificata e accelerata. Sono una settantina i comuni interessati, tra cui Roma, Milano, Napoli, Firenze, ma anche Bergamo, Verona, Trapani. I Comuni possono indire subito i concorsi straordinari per aumentare le licenze senza ulteriori interventi normativi, richieste o autorizzazioni, con incentivi raddoppiati per l’acquisto di auto sostenibili. I tassisti che ne fanno domanda potranno anche avere con una semplice comunicazione la doppia guida sulla stessa auto: basterà chiederla ai comuni e sarà automaticamente concessa.

“Abbiamo semplificato le procedure, sbloccando una vertenza che dura da oltre dieci anni per avere più taxi, più licenze e più servizi in auto ecologiche, quindi in città più salubri”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. (Fonte: Ansa)

Patanè: “Previsioni troppo ottimistiche”

Esprime i suoi dubbi l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè sulla circolare ministrtiale: “Apprendiamo dalla stampa dell’emanazione della circolare del Mimit-Mit sul Dl Asset. Ci sembra francamente che le interpretazioni che vengono date siano troppo ottimistiche soprattutto sui tempi di rilascio delle nuove licenze”.

“Ribadiamo infatti – aggiunge Patanè – che in alcun modo il decreto asset modifica le procedure necessarie per il rilascio delle licenze, che necessitano di passaggi amministrativi obbligatori non eliminati dalla normativa emergenziale, ossia: fare uno studio motivato sulla quantità di aumento dell’organico delle licenze e uno studio sul valore delle stesse; inviare una richiesta di parere obbligatorio motivata all’ART quantomeno sul valore della licenza; ottenere il parere obbligatorio della commissione consultiva sull’aumento dell’organico; delibera di Giunta che decreto l’aumento dell’organico; seconda delibera di Giunta che approva il bando delle licenze con i criteri di assegnazione; pubblicazione del bando.

Sei passaggi che non vengono eliminati dal Dl Asset, con il quale però le amministrazioni perderebbero il 20% degli oneri complessivi che andrebbero ai Comuni secondo la Legge Bersani. Un introito importante che avrebbe reso sostenibile per i Comuni questa procedura straordinaria. A conti fatti, dunque, risparmieremmo solo la fatica di chiedere all’ART il parere reso obbligatorio dalla legge vigente sull’aumento dell’organico: un risparmio di tempo di circa un mese che possiamo ben sacrificare sull’altare dei mancati introiti. Aggiungiamo, inoltre, che sulle licenze stagionali il Dl Asset non è appetibile per i tassisti: avevamo proposto di trasformare queste licenze temporanee in licenze permanenti, ma attivabili stagionalmente. E non è stato fatto”.