il fatto |
Aeroporto
/

Fiumicino, spacciava droga a tassisti e Ncc: in manette pusher-lavavetri

14 novembre 2023 | 16:03
Share0
Fiumicino, spacciava droga a tassisti e Ncc: in manette pusher-lavavetri

L’uomo con uno stratagemma si fingeva un lavavetri abusivo per avvicinarsi e consegnare la droga

Fiumicino – Si fingeva un lavavetri abusivo perspacciare droga: questo lo stratagemma messo a punto per non destare sospetti. L’uomo è accusato di essere il pusher di diversi tassisti ed Ncc durante la stagione turistica estiva. Per questo la Polizia di frontiera di Fiumicino, nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Roma, ha arrestato uno straniero, accusato di cedere stupefacenti dietro l’attività di lavavetri abusivo. La Polizia di frontiera area di Fiumicino, insieme agli operatori della polizia stradale di Roma ed unità cinofile antidroga, avevano intensificato l’attività di prevenzione finalizzata al contrasto della guida in stato d’ebbrezza o di alterazione da assunzione di sostanze stupefacenti, con lo svolgimento di mirati servizi di controllo nelle aree di viabilità pubblica dello scalo aeroportuale.

I controlli, eseguiti con il supporto della società Aeroporti di Roma, in cui venivano utilizzati i sistemi di rilevazione della eventuale assunzione di alcol e droga, avevano permesso di individuare, in pochi servizi, ben 18 conducenti taxi/Ncc positivi ai test. I soggetti sono stati segnalati alla competente autorità giudiziaria con il ritiro della patente di guida e la segnalazione agli uffici comunali per la verifica dell’idoneità al servizio pubblico.

Come ricostruito dalla Polizia, l’uso di droghe fra gli autisti ha spinto a indagare per risalire ai canali di rifornimento. Nel mirino è finito uno straniero insospettabile che nascondeva l’attività di pusher dietro la finta immagine del lavavetri abusivo. Proprio fingendo di lavare i parabrezza agli autisti, l’uomo avvicinava i potenziali clienti scambiando droga e denaro con un rapidissimo passaggio di mano, facilmente interpretabile come il gesto per ricevere la mancia per il servizio di pulizia offerto. L’uomo è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai poliziotti. (Fonte: Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.