Fiumicino, duro colpo allo spaccio: sequestrati 300 chili di droga

24 novembre 2023 | 12:33
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Fiumicino, duro colpo allo spaccio: sequestrati 300 chili di droga

In casa rinvenuti hashish, marijuana, cocaina ed extasi

Fiumicino, 24 novembre 2023- Nelle ultime ore un altro duro colpo è stato dato dalla Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura, allo spaccio di sostanze stupefacenti nella Capitale.

Sono stati gli investigatori del III Distretto Fidene-Serpentara, nel corso di due operazioni effettuate nell’arco di 24 ore, ad arrestare 3 uomini per spaccio e a sequestrare oltre 300kg di sostanze stupefacenti.

In una prima operazione, venuti a conoscenza di un’attività criminosa legata allo spaccio in via Copenaghen, a Fiumicino, gli investigatori del III Distretto di via Franco Enriquez hanno posto sotto osservazione un box con all’interno 2 uomini indaffarati a prelevare alcuni cartoni per riporli nel cofano di una macchina: entrati in azione, hanno immediatamente bloccato i 2, un 55enne e un 31enne, entrambi italiani. La successiva perquisizione, estesa anche alla casa di uno dei 2 sospettati in via Stoccolma, ha portato al sequestro di un quantitativo veramente ingente di diverse tipologie di sostanza stupefacente: oltre 300 kg tra hashish, marijuana, cocaina ed extasi; inoltre, nello stesso appartamento, è stato rinvenuto un fucile semiautomatico marca Breda, con numero di matricola abrasa, e 69 colpi cal.380.

Poche ore dopo i poliziotti, durante un altro servizio dedicato, transitando presso l’area di servizio di Selva Candida sul GRA, hanno notato una persona sospetta che sostava nel parcheggio. È scattato quindi il controllo del ragazzo, un 21enne italiano che, di fronte agli agenti, non è riuscito a celare la sua preoccupazione. Immancabile è quindi seguita la perquisizione del veicolo, dove sono stati scoperti più di 7 kg di droga tra hashish e cocaina, oltre a più di 4500 euro in contanti. Tutti gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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