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Cronaca Locale
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Fiumicino, un Comune all’avanguardia nella lotta alla violenza di genere (e non solo)

25 novembre 2023 | 17:50
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Nel panorama della lotta contro la violenza, il comune di Fiumicino si è distinto per una serie di iniziative significative, ognuna delle quali riflette un impegno concreto e innovativo.

Fiumicino, 25 novembre 2023 – Questa mattina, il Comune di Fiumicino è stato teatro di un evento cruciale nella lotta contro la violenza di genere. Nell’Aula Consiliare del Comune, si è svolto il convegno “Fermiamo il Femminicidio”, un’iniziativa focalizzata sulla prevenzione, sicurezza e legalità. L’evento, aperto dall’Assessore alle Pari Opportunità, Monica Picca, ha visto la partecipazione di figure chiave nel dibattito sulla violenza di genere.

Il Sindaco Mario Baccini e il Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Severini, hanno dato il benvenuto ai partecipanti con i loro saluti istituzionali. Il convegno ha rappresentato un momento di condivisione e riflessione, mirando a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere azioni concrete.

Tra i relatori, l’Onorevole Simonetta Matone, l’Assessore alle pari opportunità della Regione Lazio, Simonetta Renata Baldassarre, e il direttore facente funzioni del Distretto Comune di Fiumicino, Maria Letizia Eleuteri, hanno portato il loro contributo significativo al dibattito. La criminologa Cinzia Vitale ha arricchito la discussione con la sua esperienza e conoscenza specialistica sul tema.

La giornalista e vicedirettore del TG2, Maria Antonietta Spadorcia, ha moderato l’evento, garantendo un flusso coerente e significativo alle discussioni. Il convegno ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare nella lotta contro la violenza di genere, dove il dialogo tra diverse competenze e prospettive è fondamentale.

Questo evento rappresenta un ulteriore passo avanti per il Comune di Fiumicino nel suo impegno verso la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. Attraverso iniziative come queste, Fiumicino si conferma come un comune all’avanguardia, attivamente impegnato in questa battaglia sociale fondamentale.

GLI INTERVENTI

La moderatrice Maria Antonietta Spadorcia, giornalista del Tg2, ha aperto i lavori salutando i presenti e sottolineando la necessità di un supporto emotivo e pratico per le persone colpite dalla violenza, citando il caso di Giulia come esempio delle molte vittime che necessitano di un sostegno concreto: “Di Giulia ce ne sono ancora troppe”, ha detto. E ha anche evidenziato l’importanza anche di una rete di supporto che aiuti le famiglie a superare il dolore e il trauma.

Il sindaco Mario Baccini si è espresso con fermezza contro ogni forma di violenza, sottolineando che non possiamo arrenderci a condiderarla un’abitudine. La sua visione per Fiumicino è quella di una città inclusiva, dove la lotta alla violenza è un impegno di tutti i giorni, non solo un obiettivo teorico. Questa posizione del sindaco ha proposto un chiaro messaggio di tolleranza zero verso ogni atto di violenza, sottolineando l’importanza di un cambiamento culturale a livello comunale.

Roberto Severini, Presidente del Consiglio Comunale, ha dal canto suo sottolineato come ci sia un posto in Consiglio specificamente dedicato alle donne vittime di violenza. Questo gesto non solo offre un simbolico riconoscimento alle vittime, ma impegna anche il Consiglio comunale a mantenere un focus costante sul problema, promuovendo politiche di supporto e prevenzione tutto l’anno.

L’Assessore alle pari opportunità Monica Picca ha evidenziato l’importanza di collaborare con associazioni del terzo settore e servizi sanitari e sociali per creare una rete efficace contro la violenza di genere. “Abbiamo una visione, un progetto . ha detto Picca: fare rete con le associazioni del Terzo settore, con chi gestisce la sanità, con servizi sociali, forze dell’ordine, istituzioni comunali. Fiumicino sarà il primo comune a fare rete con uno sportello di ascolto, o come lo chiamiamo noi sportello di prossimità, per un primo ascolto riferito a tutte le violenze, e ce ne sarà uno inn ogni località del comune. Sportelli collegati a un tavolo permanente di controllo del fenomeno della violenza. Per questo obiettivo abbiamo già firmato il protocollo d’intesa per far partire il Tavolo permanente”.

Il vice comandante della Poliza locale Patrizia di Girolamo ha descritto il Reparto antiviolenza che coordina. Il reparto antiviolenza è nato nel novembre 2021, in risposta alle tensioni familiari aggravate dal lockdown. Il reparto non si limita a contrastare la violenza, ma punta anche sulla prevenzione, attraverso la selezione di agenti specializzati e la promozione di forme di controllo mirate verso i perpetratori di violenza domestica. “E’ formato da agenti selezionati e preparati – ha detto – perché trattare il tema della violenza non è semplice”

La Dott.ssa Maria Letizia Eleuteri (Asl), ha evidenziato come sia essenziale affrontare non solo problemi sanitari evidenti, come il diabete o l’ipertensione, ma anche quelli meno tangibili, come la solitudine, l’isolamento e l’autoesclusione. “Questi fattori – ha detto -, vere e proprie patologie, possono sfociare in violenze ed è cruciale identificarli e trattarli in modo appropriato”.

La sociologa e criminologa Dott.ssa Cinzia Vitale ha enfatizzato l’importanza di un approccio preventivo completo che coinvolga sia le donne vittime sia gli uomini maltrattanti. Ha sottolineato la necessità di un approccio basato sul rispetto e sull’ascolto attivo delle richieste di aiuto, evidenziando l’importanza di un lavoro sia con le vittime che con gli uomini violento, per un cambiamento culturale sostanziale. “La prevenzione – ha detto – è fondamentale. Mentre la violenza fisica è drammaticamente statistica, c’è un sommerso non visibile. Non si può pensare solo alle donne, insegnando loro a difendersi e riconoscere i segnali, ma lavorare anche sui maltrattanti, sennò non se ne esce. Lavorare insieme alle donne, sì, ma lavorare sugli uomini. La prevenzione – ha concluso – deve avere tre C: coerenza, concretezza, continuativa”.

L’Assessore Regionale Simona Baldassarre ha sottolineato gli sforzi della regione Lazio, particolarmente colpita dal fenomeno dei femminicidi, sottolineando l’importanza dell’indipendenza economica delle donne come strumento di emancipazione e difesa. Ha anche evidenziato il ruolo delle campagne di comunicazione come “Non sei sola” nel promuovere la consapevolezza e nel combattere la stigmatizzazione delle vittime. “Il Lazio – ha spiegato – è la terza regione per femminicidi. Ed esistono tante altre forme di violenza: molestie fisiche, sessuali, sul lavoro. Ma stiamo lavorando: per rete violenza e case rifugio, ad esempio, abbiamo investito 4 milioni e mezzo destinati, come sostegno a queste attività. Non sono le donne che subiscono violenza a doversi vergognare – ha concluso -, ma chi la violenza la commette”.

Infine, l’onorevole Simonetta Matone, ex magistrato del Tribunale dei Minori, ha affrontato il tema dei maltrattamenti. “Il dibattito politico sul femminicidio – ha detto – è diventato una strumento di lotta politica, e questo non è accettabile”. Ha poi parlato della nuova legge appena approvata sulla violenza di genere: “Rafforzamento del codice rosso, potenziamento dell’ammonimento, aumento della distanza di avvicinamento, braccialetto elettronico, 30 ore extra curriculare a scuola per insegnare ai più piuccoli il rispetto delle persone”. Ha infinme chiosato: “La lotta contro la violenza non è di destra o di sinistra. Andiamo avanti a testa alta senza farci ingabbiare dal politicamente corretto”.

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