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“Per Giulia e per tutte”: in migliaia al Circo Massimo per gridare “basta” alla violenza sulle donne

25 novembre 2023 | 18:53
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“Per Giulia e per tutte”: in migliaia al Circo Massimo per gridare “basta” alla violenza sulle donne

Sarebbero 500mila, secondo le organizzatrici della manifestazione “Non una di meno”, le persone presenti. Schlein: “Fermare questa mattanza. L’Italia chiede un passo in avanti”

Roma, Italia – Nel cuore della città eterna, il Circo Massimo è stato teatro di una poderosa dimostrazione di solidarietà e determinazione nella lotta contro la violenza sulle donne. Migliaia le persone scese in strada, e neanche la potenza del vento (che di danni ne ha fatti, e nemmeno pochi) è riuscito a bloccare la forza dei manifestanti. Secondo le organizzattrici della manifestazione “Non una di meno”, sarebbero 500mila le persone presenti. Mezzo milione.

Tra lacrime per Giulia e critiche alla società

La manifestazione ha suscitato una serie di emozioni contrastanti tra i partecipanti. Molti si sono commossi al pensiero di Giulia Cecchettin, vittima dell’ennesimo femminicidio. Le sue storie e i suoi sogni spezzati sono diventati il simbolo di tutte le donne che hanno subito abusi e soprusi. La sua memoria è stata onorata da lacrime e momenti di silenzio, mentre la folla si univa nel ricordo di una vita spezzata troppo presto.

Allo stesso tempo, c’erano coloro che cercavano di nascondere il dolore di fronte a una realtà così cruda, raccogliendo la forza per andare avanti e combattere. La manifestazione ha offerto una piattaforma per condividere storie di sopravvivenza e resilienza, ispirando altre donne a non stare in silenzio e a cercare aiuto. È emersa una rete di sostegno e solidarietà, alimentata dalla volontà di porre fine alla violenza e all’oppressione.

Tuttavia, c’era anche chi ha scelto di attaccare senza mezzi termini l’attuale società, colpevole per non aver ancora raggiunto un pieno rispetto del valore della donna. Questi manifestanti hanno sottolineato come ancora oggi permangano disuguaglianze e stereotipi che ostacolano il pieno sviluppo e la realizzazione delle donne. Le bandiere e gli striscioni sventolati erano carichi di slogan potenti e richieste di giustizia e uguaglianza.

Schlein: “L’Italia chiede un passo in avanti”

Le polemiche della vigilia non hanno tenuto lontana la segretaria del Pd, Elly Schlein, dalla manifestazione contro la violenza sulle donne. Appena terminato l’intervento al congresso di Sinistra Italiana a Perugia, Schlein è salita in macchina diretta a Roma, mancando per una manciata di minuti il presidente del Movimento 5 Stelle,Giuseppe Conte. Al Circo Massimo però non ha mancato l’incontro con Maurizio Landini: abbraccio con il leader della Cgil, una chiacchierata a margine del corteo sui temi della manifestazione e quindi il saluto con l’appuntamento a sentirsi presto.

“Avete visto quanta gente e sui social ci sono foto di piazze piene in tutta Italia”, osserva Schlein con i cronisti. “Una partecipazione straordinaria qui e in tutta Italia è segno che il paese vuole fare un passo avanti nel contrasto alla violenza sulle donne. Tante generazioni insieme contro la violenza di genere in tutte le sue forme. Tante le ragioni per essere qui. E’ ora di dire basta. Indignazione e rabbia non bastano, vogliamo fermare questa mattanza”.

“Serve un salto avanti – dice la segretaria del Pd – non solo nella repressione, ma anche nella prevenzione nelle scuole e nella formazione degli operatori”. Ed ancora: “Serve un grande investimento culturale e va fatto con serietà: coinvolgendo i centri antiviolenza, vuole dire facendo un’educazione obbligatoria in tutti i cicli scolastici all’affettività e al rispetto delle differenze“. Oggi dal palco di Perugia, la segretaria dem è tornata a rivolgersi a Giorgia Meloni. Chiedendo fondi per la formazione subito in manovra. “Siamo riusciti a inserire la formazione nella legge appena approvata. Ma mancano fondi. Ora, a partire da questa manovra, troviamo le risorse. Perché non ci sia una sola donna che quando va a fare una denuncia non sia presa sul serio”.

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