Expo 2030, conto alla rovescia: Roma sogna il sorpasso su Riyad

27 novembre 2023 | 19:02
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Expo 2030, conto alla rovescia: Roma sogna il sorpasso su Riyad

Martedì 28 novembre il voto decisivo a Parigi. Roma parte svantaggiata, ma la guerra in Medio Oriente e la questione dei diritti in Arabia Saudita potrebbero giocare un ruolo fondamentale

Roma, 27 novembre 2023 – Roma (Italia), Busan (Sudcorea) e Riad (Arabia Saudita) sono le tre città che domani si sfideranno a Parigi in vista dell’aggiudicazione dell’Expo 2030 e fino all’ultimo sarà caccia agli ultimi voti. Roma avrebbe la possibilità di coniugare la manifestazione con il Giubileo 2025 che già si prepara ad ospitare. La capitale non ha mai ospitato un’Esposizione Universale ma avrebbe dovuto farlo nel 1942 e proprio per questo fu costruito il quartiere Eur. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale annullò l’evento.

La candidatura dell’Italia per l’organizzazione dell’Esposizione Universale 2030 a Roma dal primo maggio al 31 ottobre 2030 è incentrata sul tema “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione“. Per Expo 2030 Roma gli organizzatori stimano la partecipazione di circa 150 nazioni diverse e una vasta partecipazione di pubblico che è stimata intorno a 23,6 milioni di visitatori (di cui 55,4% italiani e 44,6% stranieri). Tenendo conto anche delle presenze ripetute, quest’ affluenza dovrebbe generare oltre 30 milioni di presenze (di cui 59,2% italiani e 40,8 stranieri). Dal punto di vista economico, secondo il comitato organizzatore, vale 50 miliardi e il 3% del Pil.

L’offerta della Repubblica di Corea di ospitare l’Expo mondiale 2030 a Busan, città portuale con 3,6 milioni di abitanti, si basa sul tema “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”. La candidatura dell’Arabia Saudita – che affianca il progetto Vision 2030 del principe ereditario Mohammed bin Salman, per un futuro del regno meno dipendente dal petrolio e con un’economia più diversificata – presenta un’Expo mondiale nella città di Riad sul tema “L’era del cambiamento: insieme per un futuro lungimirante”.

Nei mesi scorsi avevano presentato la loro candidatura, poi ritirata, anche Mosca e Odessa, in Ucraina.

Come si decide il vincitore

I 182 Stati membri del Bureau International des Expositions (Bie), domani, durante la 173ma Assemblea generale, eleggeranno il paese ospitante dell’Expo mondiale tramite voto a scrutinio segreto sulla base della regola ‘Un Paese, un voto‘. L’Assemblea Generale del Bie è l’organo rappresentativo e decisionale dell’organizzazione. Ogni Stato membro del Bie dispone di un voto e le deliberazioni sono valide solo quando sono presenti i due terzi dei paesi aventi diritto di voto. L’Assemblea Generale si tiene due volte l’anno.

Domani vincerà la città che conquisterà fin dal primo turno una maggioranza di due terzi, pari a 120 voti. Nel caso in cui non si arrivasse a un vincitore al primo turno si passerà al ballottaggio tra i due partecipanti che hanno ottenuto più consensi. A quel punto i delegati che hanno sostenuto la terza classificata potranno votare per una elle due finaliste o astenersi.

Il voto si fa tramite un ‘device’. I delegati dovranno scegliere tra il tasto 1 per la sudcoreana Busan, il tasto 2 per Roma, il 3 per la saudita Riad o il 4 per l’astensione.

Cos’è il Bie

l Bureau International des Expositions (Bie) è l’organizzazione intergovernativa che gestisce le Esposizioni universali e internazionali e che domani sarà al centro della giornata in vista dell’aggiudicazione dell’Expo 2030 alla Corea del Sud (Busan), all’Arabia Saudita (Riad) o all’Italia (Roma). Domani, infatti, i tre paesi candidati presenteranno i loro progetti prima che gli Stati membri del Bie che sono attualmente 182 scelgano il paese che ospiterà la manifestazione.

Il Bie è stato creato con la ‘Convenzione di Parigi’ il 22 novembre 1928 da 31 paesi e la sua attività è iniziata il 17 gennaio 1931: l’obiettivo era evitare che i paesi organizzatori continuassero a stabilire regole da soli senza coinvolgere gli altri paesi partecipanti. L’organizzazione intergovernativa, quindi, è stata incaricata di supervisionare e regolamentare tutte le fiere internazionali che durano più di tre settimane e sono di natura non commerciale (‘Expo’). Ad oggi esistono quattro tipologie di Expo: World Expos, Specialized Expos, Horticultural Expos e la Triennale di Milano.

La mission del Bie è quella di garantire la qualità e il successo di questi eventi mondiali, e nello specifico: scegliere i paesi che ospiteranno le future Expo; fornire ai paesi candidati e ospitanti supporto nella gestione di eventi, branding nazionale e diplomazia pubblica; regolamentare l’organizzazione dell’evento e fare in modo che il Paese ospitante e tutti i partecipanti rispettino la Convenzione del Bie e le regole dell’Expo.

Ogni Stato membro del Bie è rappresentato da un massimo di 3 delegati che sono nominati dai propri governi nazionali. Prendono parte al processo decisionale dell’organizzazione partecipando all’Assemblea generale e alle 4 Commissioni. Il segretariato del Bie, sotto l’autorità del segretario generale, assicura la gestione dell’organizzazione.

Le funzioni principali dell’Assemblea generale del Bie sono l’elezione dei paesi ospitanti delle future Expo; l’adozione e la pubblicazione del regolamento che definisce l’iter per l’organizzazione delle Expo; l’approvazione del budget, della strategia di comunicazione e del regolamento interno del Bie; la selezione dei membri di ciascun comitato e l’elezione dei loro presidenti; la nomina del segretario generale del Bie; l’eventuale modifica della convenzione del 1928. Il presidente dell’Assemblea Generale è eletto a scrutinio segreto dagli Stati membri per un periodo di due anni tra i delegati. Il presidente, che attualmente è il sudcoreano Jai-chul Choi, è rieleggibile per un ulteriore periodo di due anni.

I rappresentanti degli Stati membri del Bie si riuniscono due volte l’anno in quattro comitati. Le commissioni (Esecutiva, Regolamento, Amministrazione e Budget e Informazione e Comunicazione) lavorano su vari argomenti relativi alle attività del Bie e sottopongono le loro proposte all’Assemblea Generale per l’approvazione. Il presidente di ciascun comitato è eletto per un periodo di due anni tra i delegati degli Stati membri. È rieleggibile per un secondo periodo di due anni. I presidenti delle Commissioni sono anche i vicepresidenti dell’Assemblea Generale del Bie.

Il segretariato del Bie gestisce l’organizzazione. Le sue principali funzioni sono: fornire consulenza e sostegno tecnico agli Stati membri; consigliare e assicurare il coordinamento con gli organizzatori delle Expo e i candidati delle future Expo; preparare il lavoro delle Commissioni e organizzare le riunioni delle Commissioni e l’Assemblea Generale; attuare le decisioni dell’Assemblea Generale. Il segretariato è presieduto dal segretario Generale, nominato dall’Assemblea Generale. Il segretario generale è il rappresentante legale del Bie ed è responsabile della gestione degli affari quotidiani dell’organizzazione in conformità con le istruzioni dell’Assemblea Generale e delle Commissioni. Il Segretario generale del Bie è attualmente il greco Dimitri S. Kerkentzes.

Gualtieri: “Siamo fiduciosi”. E spegne le polemiche

‘’Siamo fiduciosi e determinati fino all’ultimo minuto a giocare la carta di una candidatura molto bella con un progetto più in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, con i valori del Bie che riscuote una crescente simpatia. Andiamo a Parigi con fiducia, ottimismo e determinazione’’. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla vigilia del voto per Expo 2030, prima di entrare al Teatro dell’Opera per la prima del ‘Mefistofele’ in occasione dell’apertura della stagione teatrale.

Roma arriverà al ballottaggio? ‘’Nessuno parla di numeri alla vigilia. Come ho detto siamo fiduciosi e determinati. Assenza di Meloni e Rocca a Parigi? ‘’Niente affatto, il Governo sarà rappresentato e io ci sarò. Abbiamo fatto una campagna elettorale molto intensa, tutti si sono impegnati’’ ha sottolineando Gualtieri, spegnendo le polemiche degli ultimi giorni. Poi, concludendo, ha aggiunto suspance: “Ci sarà una sorpresa durante la presentazione dell’Italia. Ma non posso dirvi di più…

Israele ritira il sostegno a Riyad. Appoggio a Roma

Israele ha deciso di ritirare il suo sostegno a Riad nella corsa a Expo 2030, decidendo di sostenere la candidatura di Roma. Lo riporta la tv pubblica dello Stato ebraico Kan, menzionando le aspre critiche della monarchia del Golfo nei confronti del governo di Tel Aviv per la guerra nella Striscia di Gaza.

Israele aveva indicato il suo sostegno all’Arabia Saudita mentre era in corso un processo di riavvicinamento con la monarchia del Golfo nel quadro dei cosiddetti Accordi di Abramo. Ma nelle ultime settimane Riad si è unita al resto del mondo arabo nel criticare le operazioni nella Striscia, chiedendo alla comunità internazionale di imporre un embargo sulle armi contro lo Stato ebraico. (fonte: Adnkronos)

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