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Kiev nel caos, mentre la Nato lancia l’allarme: cosa sta succedendo in Ucraina

4 dicembre 2023 | 23:03
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Kiev nel caos, mentre la Nato lancia l’allarme: cosa sta succedendo in Ucraina

Gelo tra Zelensky e i vertici militari. E il Sindaco di Kiev tuona: “Non si può mentire per sempre”

Kiev, 4 dicembre 2023 – Ucraina alle prese anche con questioni interne. Il presidente Volodymyr Zelensky sta presumibilmente “aggirando” il comandante in capo Valerii Zaluzhny nella comunicazione con alcuni comandanti militari, ha riferito l’Ukrainska Pravda, citando fonti anonime. La notizia arriva nel mezzo delle speculazioni dei media occidentali e ucraini su presunti disaccordi tra Zelensky e Zaluzhny.

Gelo tra Zelensky ed i vertici militari

Invece di comunicare direttamente con Zaluzhny, il presidente mantiene linee di comunicazione parallele con i capi di alcuni rami militari, come il comandante delle forze di terra Oleksandr Syrsky o il comandante dell’aeronautica Mykola Oleschuk, hanno riferito fonti al media ucraino.

Poco più di un mese fa un mese il comandante in capo delle forze armate ucraine, in un’intervista all’Economist, aveva dichiarato che il conflitto è giunto “a un punto morto” e che le truppe di Kiev non riusciranno a sfondare il fronte, aggiungendo che “molto probabilmente, non ci sarà una svolta profonda e positiva”. “Il rischio più grande di una guerra di logoramento di trincea è che potrebbe trascinarsi per anni ed esaurire lo Stato ucraino“, aveva concluso Zaluzhny.

La Nato: “Dobbiamo prepararci alle cattive notizie”

“Dobbiamo essere preparati anche alle cattive notizie e rimanere al fianco dell’Ucraina nella buona e nella cattiva sorte”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, parlando in un’intervista all’emittente televisiva tedesca Ard.

Dobbiamo essere preparati anche alle cattive notizie: le guerre va avanti per fasi, ma dobbiamo rimanere al fianco dell’Ucraina nella buona e nella cattiva sorte” ha aggiunto il Segretario Generale. Quella tra Russia e Ucraina è una guerra di logoramento e logistica. Che cosa possiamo dire sulla situaazione reale sul campo di battaglia? Le guerre sono intrinsecamente imprevedibili, l’unica cosa che sappiamo è che più sosteniamo l’Ucraina, più velocemente questa guerra finirà” ha detto, per poi sottolineare “La vittoria di Putin non sarebbe solo una tragedia per l’Ucraina, ma anche un pericolo per gli altri alleati”.

“Non stiamo lavorando insieme abbastanza strettamente come dovremmo. Al momento non voglio accusare nessuno, ma credo che sia nell’interesse di tutti superare gli interessi nazionali stretti e limitati che ancora ci mettono in una posizione pericolosa” ha detto Stoltenberg e ha invitato i paesi alleati a “guardare oltre i loro interessi nazionali e vedere il quadro generale” e ad “aumentare la produzione di munizioni per l’Ucraina”.

“Non si può mentire al popolo per sempre”

Ieri il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha lanciato un attacco al presidente Zelensky in un’intervista al notiziario svizzero 20 Minuten trasmesso sia in Russia che in Ucraina. “La gente si chiede perché non fossimo meglio preparati per questa guerra. Perché Zelensky ha negato fino alla fine che si sarebbe arrivati ​​a questo“, ha detto Klitschko nell’intervista.

“C’erano troppe informazioni che non corrispondevano alla realtà”, ha affermato il 52enne ex campione mondiale di boxe, accusando il presidente di “errori” e chiedendo onestà riguardo alla reale situazione dell’Ucraina dopo l’invasione russa. “Zelensky sta pagando per gli errori che ha commesso“, ha dichiarato Klitschko.

“Naturalmente possiamo mentire al nostro popolo e ai nostri partner, ma non si può farlo per sempre”, ha aggiunto, offrendo allo stesso tempo un chiaro appoggio a Zaluzhny, che un mese fa era stato criticato per aver detto che la guerra era arrivata a una situazione di stallo. “Ha detto la verità”, ha affermato Klitschko nell’intervista. “A volte le persone non vogliono sentire la verità. Ha spiegato e giustificato qual è la situazione attuale“.

Scoppia il caso Poroshenko

Intanto il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha vietato all’ex presidente Petro Poroshenko di viaggiare all’estero, affermando di avere informazioni secondo cui intendeva incontrare il primo ministro ungherese Viktor Orban, che in un rapporto della Sbu è stato definito “amico” del presidente russo Vladimir Putin.

A Poroshenko è stato annullato anche il permesso già rilasciato per un viaggio d’affari negli Stati Uniti. La Sbu ritiene che Mosca, tra le altre cose, intende sfruttare i possibili incontri dei politici ucraini con esponenti politici stranieri per promuovere narrazioni “sulla necessità di un processo negoziale con la Federazione Russa”.

Il partito Solidarietà Europea di Poroshenko ha respinto le accuse della Sbu, sottolineando che dal 1° all’8 dicembre aveva programmato visite solo in Polonia e negli Stati Uniti, e non a Budapest. Oltre a Poroshenko, è stato vietato anche a tre deputate del partito di non lasciare il Paese. (fonte: Adnkronos)