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Romelu Lukaku: stipendio, carriera e vita privata

12 dicembre 2023 | 15:09
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Romelu Lukaku: stipendio, carriera e vita privata

Big Rom è il perno della Roma di Josè Mourinho ed è venerato dai tifosi romanisti. Tutto quel che c’è da sapere sul gigante belga, spesso protagonista anche fuori dal campo

Roma, 12 dicembre 2023 – Gol a valanga, record su record, profeta in patria. Ma anche controversie, comportamenti discutibili, amori professati e poi traditi. E ciò lo ha reso da anni uno dei personaggi più seguiti dai media nel mondo del calcio, con giornalisti che ogni estate si mobilitano per raccontare le sue tormentate vicende di mercato. Romelu Lukaku è questo, e molto altro. Ma in fondo è così: prendere o lasciare. Una carriera che lo ha visto protagonista di squadre come Everton, Chelsea, Inter e Manchester United, prima di approdare tra lo stupore generale all’ombra del Colosseo: la Roma di Josè Mourinho lo ha infatti accolto con tutti gli onori del caso, con i tifosi che lo venerano come un imperatore. Ma si tratta solo dell’ultima tappa di una carriera brillante, contornata da forti polemiche.

Chi è Romelu Lukaku

Lukaku nasce ad Anversa, città nel nord del Belgio, da una famiglia congolese. E’ un “figlio d’arte”: il padre Roger è stato infatti un calciatore della Nazionale dello Zaire. Suo fratello minore Jordan ha raggiunto livelli importanti, giocando anche nella Lazio, ed anche suo cugino Boli Bolingoli Mbombo. Insomma, in casa Lukaku si mangia di calcio da sempre. E’ inoltre legatissimo alla madre Adolphine, che sarebbe centrale nelle sue scelte di vita. Con ben 83 reti all’attivo, è il miglior marcatore della storia del Belgio. E’ attualmente fidanzato con Megan Thee Stallion, famosa e pluri-premiata rapper. Ha due figli piccoli, Romeo e Jordan.

Lukaku in Nazionale (Foto: Instagram @romelulukaku)

Gli esordi ed il trasferimento al Chelsea

Romelu Lukaku inizia la sua carriera profesisonistica fin da giovanissimo: all’età di 16 anni debutta con l’Anderlecht, una delle più importanti e prestigiose squadre belghe, nel 2009, con cui colleziona gol ed inizia a mettersi in mostra. Non ci metterà poi molto a farsi scoprire. Nell’agosto 2011 il grande salto: il Chelsea per assicurarselo spende ben 12 milioni di euro, fresco denaro per le casse dell’Anderlecht. Per Lukaku è l’occasione della vita: da sempre tifoso dei Blues, gli viene offerto un contratto quinquiennale, sintomo della grande fiducia del presidente, il magnate russo Roman Abramovich. Tuttavia quest’esperienza non sarà un successo, come invece sperato. Viene infatti aggregato alla squadra delle riserve con cui segna 7 gol in 9 partite. Il 13 maggio 2012 disputa la sua prima partita da titolare contro il Blackburn, venendo eletto Man of the Match e realizzando un assist per il gol di John Terry. Durante la stagione disputa in totale 12 partite ufficiali e vince la FA Cup, l’unico titolo che conquista nella sua prima esperienza complessiva con la maglia dei Blues.

L’11 agosto 2012, a 19 anni, viene ceduto in prestito annuale al West Bromwich, per giocare con continuità. Sigla il primo gol con la nuova maglia nella vittoria per 3-0 contro il Liverpool alla prima di campionato. Il 12 gennaio 2013 realizza la sua prima doppietta in campionato, nella partita persa 2-3 contro il Reading. Il 19 maggio 2013 realizza una tripletta contro il Manchester Utd (peraltro giocando solo il secondo tempo), diventando il terzo giocatore di sempre a riuscirci; i suoi gol contribuiscono al 5-5 finale. Termina la stagione con 17 gol in campionato, che contribuiscono all’ottimo 8º posto raggiunto dalla squadra. Nell’estate del 2013 fa un breve rientro al Chelsea.

L’esplosione all’Everton

Il 2 settembre 2013 viene ceduto all’Everton con la formula del prestito annuale. Esordisce il 21 settembre 2013 andando a segno nella vittoria esterna per 3-2 contro il West Ham Utd. Nove giorni più tardi realizza una doppietta nel debutto casalingo contro il Newcastle Utd, partita vinta per 3-2. Segna due gol anche nel suo primo derby contro il Liverpool, pareggiato per 3-3. Nel gennaio 2014 subisce un infortunio alla caviglia che lo tiene fuori fino al marzo successivo. Conclude la stagione con 15 gol in 31 presenze di Premier League, che contribuiscono al raggiungimento della quota record per l’Everton di 72 punti.

Il 30 luglio 2014 viene ufficializzato il suo trasferimento a titolo definitivo all’Everton per 28 milioni di sterline, che fanno di lui l’acquisto più costoso della storia del club. Il giocatore firma un contratto quinquennale, scegliendo di indossare la maglia numero 10. Il 13 settembre 2014 segna il primo gol della nuova stagione contro la sua ex squadra, il West Bromwich. Il 19 febbraio 2015 realizza la prima tripletta con la maglia dell’Everton in occasione della vittoria per 4-1 contro lo Young Boys ai sedicesimi di Europa League. Chiude il torneo con 8 reti, laureandosi capocannoniere a pari merito con Alan.

La stagione successiva va ancora meglio: viene incluso nella Squadra dell’anno della PFA per la prima volta e totalizza 25 reti in campionato: l’ultimo giocatore dell’Everton a raggiungere tale soglia era stato Gary Lineker, autore di 30 gol nella First Division 1985-1986. Nel corso della stessa annata diventa anche il primo straniero a segnare 80 gol in Premier League prima dei 24 anni.

L’8 luglio 2017 il Manchester United comunica di aver raggiunto un accordo per il suo trasferimento, che viene formalizzato due giorni dopo; il giocatore belga firma un contratto quinquennale con opzione per un ulteriore anno. L’accordo tra i due club viene raggiunto sulla base di un corrispettivo fisso di 75 milioni di sterline (pari a circa 85 milioni di euro) più altri bonus legati al rendimento del calciatore e quantificabili in 15 milioni di sterline.

Inter, Chelsea e polemiche

Al termine di una trattativa estenuante, durata tutta l’estate, Lukaku si trasferisce all’Inter, vogliosa di tornare a vincere lo Scudetto ad oltre 10 anni di distanza dall’ultimo. A premere per il suo arrivo è il tecnico nerazzurro, Antonio Conte, da sempre “innamorato” del gigante belga, complice le sue qualità fisiche e di contropiede. Il presidente Steven Zhang decide di accontentarlo, a costo di pagare fior di quattrini: l’Inter se lo aggiudica per la cifra pazzesca di 85 milioni di euro. E se a Manchester esultano per la sua dipartita, Milano è divisa: c’è chi è entusiasta, chi invece si domanda se valga la cifra spesa. Il giudice

Lukaku all’Inter (Foto: Instagram @romelulukaku)

supremo del calcio e della vita, il tempo, darà successivamente la risposta.

Conte decide di creare una coppia super tra Lukaku e Lautaro Martinez, successivamente ribatezzata dai media “LuLa“. Chiude la prima stagione in campionato con 23 reti, che contribuiscono al secondo posto finale dell’Inter: meglio di lui, alla stagione d’esordio con l’Inter, avevano fatto solo Nyers con 26 reti nel torneo 1948-1949 e Ronaldo Il Fenomeno con 25 in quello 1997-1998. In Europa League segna in tutte le gare della fase ad eliminazione diretta, trascinando l’Inter alla finale della manifestazione, a ventidue anni di distanza dall’ultima volta. Nella finale contro il Siviglia del 21 agosto è autore del gol del vantaggio interista ma anche dell’autogol che determina la sconfitta dei nerazzurri per 2-3. La rete realizzata contro gli spagnoli gli consente di arrivare a 11 partite di fila a segno in Europa League tra Everton e Inter, un record assoluto per la competizione.  Se già in questa prima stagione ha dimostrato la sua potenza, l’anno successiva sarà dominatore incontrastato della Serie A e riuscirà a laurearsi Campione d’Italia con l’Inter.

Entrato ormai nel cuore dei tifosi, Lukaku sembra destinato a rimanere a vita. Ma un nuovo interessamento del Chelsea cambia le carte in tavola: un’offerta pazzesca dei Blues pari a 115 milioni di euro convince l’Inter, in grossa difficoltà finanziaria, a cederlo. Ciò anche a causa del comportamento dello stesso Lukaku: importanti fonti giornalistiche riferiscono che Lukaku non abbia nemmeno più risposto ai compagni di squadra, talmente era forte la voglia di andare via. Una rottura improvvisa e a tratti inspiegabile, ma tant’è.

Lukaku al Chelsea (Foto: chelseafc.com)

Lukaku torna, per la terza volta, al Chelsea, tra l’altro paagto a peso d’oro: 12 milioni l’anno per 5 stagioni. Ma l’esperienza si rivela, ancora, un vero disastro. Solo 15 gol in 44 partite, critiche da parte dell’allenatore Tuchel che non lo vede per il suo gioco ed addirittura lo mette fuori squadra. Il contratto faraonico di Lukaku diventa un peso sul groppone per il Chelsea, e Romelu decide di rompere gli schemi: in un’intervista rilasciata a Sky Sport, dice di voler tornare all’Inter e, a domanda, risponde che non andrebbe “mai” (ripetuto per 5 volte) a Milan e Juve.

La società nerazzurra ha bisogno di un attaccante per la stagione 2022-2023 e studia la situazione. Nonostante i vecchi dissapori, le parti sono disposte a provarci una seconda volta: Romelu torna così all’Inter (in prestito secco), ma questa volta è accolto in maniera molto fredda dai tifosi, che pretende fatti e non più parole. In panchina non c’è più Conte ma Simone Inzaghi, che adotta un gioco molto diverso. E, soprattutto, è una persona diversa. Il feeling con Lukaku non sboccia e non sboccerà, anche complici i ripetuti infortuni del belga, che mette a segno solo 10 gol in 25 partite e non è più decisivo come una volta. La rottura definitiva avviene durante la finale di Champions League tra Inter e Manchester City: Inzaghi, infatti, gli preferisce Edin Dzeko, mentre Lukaku entra solo sul finire di gara, e si divora il possibile gol del pareggio. E, come spesso capita con i ritorni di fiamma, anche questo finisce come il precedente: lui sbatte i piedi per andarsene e torna (questa volta obbligatoriamente, in quanto è scaduto il prestito). E questa volta l’addio è definitivo.

L’arrivo a Roma

Lukaku rimane senza squadra fino ad agosto inoltrato: il Chelsea non ha intenzione di re-integrarlo, ma neanche di svenderlo. La situazione è delicata e nessuno sembra farsi avanti. E la Juve, che inizialmente sembrava fortemente interessata, si defila. Allegri preferisce Vlahovic, quindi salta tutto. Ma quando Romelu sembra ormai destinato ad accettare la corte saudita (ricchissima, sia chiaro, ma ciò avrebbe significato un’anticipata uscita di scena), la Roma scende in campo causando un vero e proprio terremoto di mercato. Il

Lukaku alla Roma (Foto: asroma.com)

quartier generale della società giallorossa, compreso il presidente Dan Friedkin, vola a Londra per studiare la situazione, capire cosa si può fare. La sfida è complicatissima, ma i giallorossi vogliono regalare a Josè Mourinho Big Rom. I due si conoscono bene, avendo lavorato insieme. Milioni di tifosi addirittura seguono, tramitei internet, la rotta attraversata dall’aereo: già sognano il colpo da ’90. Ma la scaramanzia è d’obbligo. Almeno fino al 29 agosto 2023 quando l’elicottero pilotato da Dan Friedkin atterra a Ciampino, con Lukaku che saluta il suo nuovo popolo. E’ fatta, Lukaku è giallorosso almeno per un anno, poi il destino provvederà.

Lo stipendio

Arriva a Roma anch’egli in prestito secco, poi a fine anno si tireranno le somme e si vedrà se dare al Chelsea i soldi che vuole. Ma è interessante soffermarsi anche sull’ingaggio del belga. Lukaku alla Roma prende infatti 7,5 milioni di euro netti: uno stipendio d’oro, ma molto più basso rispetto ai 12 che gli davano i Blues. In fondo, per rilanciarsi, altro non poteva fare (Foto: asroma.com)