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Anzio, trasformano il portone di casa in un “bancomat” della droga: arrestati

13 dicembre 2023 | 15:09
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Anzio, trasformano il portone di casa in un “bancomat” della droga: arrestati
Anzio, trasformano il portone di casa in un “bancomat” della droga: arrestati
Anzio, trasformano il portone di casa in un “bancomat” della droga: arrestati

Denunciate anche tre persone per furto di energia elettrica

Anzio, 13 dicembre 2023 – I carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito un servizio coordinato presso il quartiere Zodiaco, congiuntamente a personale dell’Enel, al termine del quale hanno arrestato quattro soggetti per detenzione ai fini di spaccio e deferito in stato di libertà altri tre soggetti per furto di energia elettrica.

Nel corso della mattinata, numerose pattuglie sono state impiegate per un servizio coordinato presso il quartiere Zodiaco di Anzio, ove recentemente si sono verificate numerose occupazioni abusive. Nel corso del servizio, i carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito una perquisizione in un appartamento di una palazzina sita in via dei Pesci, a seguito della quale hanno arrestato 4 persone, due donne e due uomini tutti di origini romene, poiché trovati in possesso di diverse dosi di crack e di hashish.

Inoltre, i militari hanno provveduto a rimuovere il portone d’ingresso di una delle palazzine del quartiere realizzato a protezione dell’attività di spaccio, coprendolo con delle lamine di ferro e creando uno sportello per consentire lo scambio droga/denaro.

Il personale dell’Enel ha verificato numerosi contatori allacciati abusivamente alla fornitura elettrica: di conseguenza i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà tre persone per furto aggravato di energia elettrica.

I militari hanno inoltre rinvenuto, e restituito ai legittimi proprietari, due motocicli risultati oggetto di furto. Sono in corso ulteriori accertamenti sulle auto abbandonate, rinvenute sul posto. Gli arrestati, al termine delle operazioni di rito, sono stati tradotti in carcere: gli uomini presso la casa circondariale di Velletri e le donne presso quella di Roma Rebibbia.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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