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Capitale italiana della Cultura 2026: Gaeta e Latina arrivano in finale

13 dicembre 2023 | 15:36
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Capitale italiana della Cultura 2026: Gaeta e Latina arrivano in finale

Scelte le 10 finaliste che si contenderanno il titolo. Il sindaco Celentano: “segno inequivocabile delle potenzialità che la nostra provincia è in grado di esprimere”

Latina, 13 dicembre 2023 – Sono due le città del litorale Laziale arrivate in finale per la selezione della Capitale italiana della Cultura 2026:Latina e Gaeta sono fra le 10 finaliste italiane, con i relativi progetti, che si contenderanno il titolo.

“Il Ministero della Cultura – si legge sul sito istituzionale – rende noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute.

Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione i seguenti Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier:

1. Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”

2. Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”

3. Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”

4. L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”

5. Latina:“Latina bonum facere”

6. Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”

7. Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”

8. Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”

9. Treviso: “I Sensi della Cultura”

10. Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”

Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

Celentano: “Una provincia in grado di esprimere molte potenzialità”

Latina con il suo “Bonum facere” rientra tra le dieci finaliste e l’audizione del Comune, per l’individuazione della proposta vincitrice, è già fissata al 4 marzo prossimo.

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per questa bellissima notizia – ha commentato subito il sindaco Matilde Celentano – E’ un progetto al quale ho creduto fermamente, insieme all’assessore Annalisa Muzio, sin dai primi giorni d’insediamento. Il risultato è frutto dello straordinario lavoro che abbiamo affidato all’architetto Daniela Cavallo, dell’agenzia PG&W, che in pochissimi giorni è riuscita a svelare le unicità di Latina in un dossier che si è rivelato strategico ai fini del concorso e non solo. Perché, come abbiamo sempre sostenuto, il lavoro dell’architetto Cavallo è una guida preziosa per la crescita culturale della città, sulla quale l’amministrazione comunale che rappresento sta investendo moltissimo”.

“Sono anche lieta – ha aggiunto la prima cittadina del capoluogo pontino – per il risultato raggiunto dalla città di Gaeta, segno inequivocabile delle potenzialità che la nostra provincia è in grado di esprimere”.

L’ufficialità della notizia è arrivata questa mattina, nella sede di piazza del Popolo, a mezzo Pec. Il Ministero della Cultura, in riferimento al procedimento al conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2026, ha comunicato al Comune di Latina che la giuria, istituita con decreto numero 362 del 10 novembre 2023, ha individuato i dieci progetti finalisti. Nell’elenco, stilato in ordine alfabetico, risulta “Latina Bonum facere”. A margine della bella notizia, certificata dalla firma segretario generale del Ministero della Cultura, il dottor Mario Turetta, il calendario della audizioni in presenza, che potranno essere seguite in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero.

Il Comune di Latina è stato convocato il 4 marzo 2026 per un incontro di approfondimento della candidatura della durata massima di sessanta minuti, esattamente dalle 15.15 alle 16.15.

“Sono convinta – ha affermato Celentano – che faremo una bellissima figura anche il 4 marzo. E ora diamoci da fare tutti. Abbiamo un cantiere in fermento, quello di Latina26, per sostenere fino all’ultimo giorno utile il progetto di candidatura. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partner di questa avventura iniziata insieme agli Ordini degli architetti di Latina e Verona, con l’università Sapienza, e proseguita con l’adesione di un centinaio di enti ed associazioni. Un affascinante viaggio che ci ha fatto amare ancora di più la nostra città, Latina”, ha concluso il sindaco Celentano.

Leccese: “Una candidatura che non riguarda solo la città, ma tutto il territorio”

“Sono molto contento, ma non solo – ha commentato il Sindaco Cristian Leccese -, sono davvero molto orgoglioso di questo primo importante risultato: la nostra straordinaria Gaeta, il nostro dossier “Blu, il Clima della Cultura” sono stati inseriti tra le dieci finaliste per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana della Cultura 2026. Sento di ringraziare tutti i partner che hanno collaborato e che collaboreranno al progetto, perché si tratta di una candidatura che non riguarda solamente una Città, ma tutto il territorio, un territorio ampio che abbiamo chiamato “Le Terre del Mito” e che comprende 24 comuni, da Sabaudia al Garigliano, arrivando nel Cassinate. Un risultato che appare già come un grandissimo successo, che ci vedrà protagonisti sulla scena della cultura nazionale e che, penso e spero, potrebbe vederci diventare Capitale italiana della Cultura 2026. Adesso godiamoci questo momento di grande entusiasmo, per poi ripartire subito, nelle prossime settimane, per prepararci all’audizione del 4 marzo, con l’obiettivo di raggiungere tanti altri importanti traguardi. Un in bocca al lupo anche a Latina, che sarà in finale con noi, a tutte le altre candidate, e che vinca la migliore! Avantitutta!”.

“È il frutto di un grande lavoro di squadra – ha aggiunto il Delegato alla cultura, Gennaro Romanelli – svolto con tanto impegno e passione. Emozionati ed entusiasti portiamo avanti questa importante esperienza amministrativa. Un’iniziativa sempre più stimolante che già sta ponendo le basi per una crescita culturale e sociale concreta del nostro territorio. Dalla candidatura, infatti, sono nate nuove e proficue sinergie che ci consentiranno di valorizzare il nostro patrimonio culturale a prescindere dagli esiti finali».

La proclamazione della Capitale della Cultura si terrà entro il 29 marzo. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

Tiero (FdI): “Sinergia per far crescere il territorio”

“Una bellissima notizia per tutta la nostra provincia. La giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti e tra questi ci sono quelli presentati da Latina e Gaeta. Si tratta di un riconoscimento importante per tutto il nostro territorio. Siamo l’unica provincia che ha due candidate al titolo di Capitale italiana della Cultura. Da esponente politico istituzionale esprimo viva soddisfazione per il doppio successo registrato da due splendide città ‘faro’ del territorio pontino. Ritengo altresì necessario creare una grande sinergia tra queste ed in generale tutte le realtà della provincia. Bisogna estendere le attività culturali, turistiche e promozionali a tutte le meraviglie che la nostra provincia ha da mettere in campo. Oltre al capoluogo e a Gaeta, possiamo annoverare delle autentiche ‘perle’ del mar Tirreno, come pure possiamo contare sulle straordinarie bellezze paesaggistiche del litorale e dei monti Lepini. Abbiamo tante realtà anche storiche, che possono connettersi all’altro grande pilastro da potenziare per un nuovo sviluppo economico, il turismo.

Sarà sempre più fondamentale concepire il comparto turismo/cultura al pari delle realtà industriali classiche. Il turismo e la cultura sono certamente trainanti per la nostra economia. Dovremo farci promotori dell’idea di un territorio turisticamente e culturalmente accogliente, sostenendo gli interventi necessari legislativi ed amministrativi per favorire ed incentivare le potenzialità di un settore che può rappresentare un solido futuro per un’area ricca di storia, bellezze paesaggistiche ed eccellenze enogastronomiche”.

Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.

Valle (Cethegus): “Veri traguardi di una provincia che punta al rilancio”

“Abbiamo dimostrato in modo incontrovertibile che una candidatura nata sul nostro territorio, supportata da professionisti del nostro territorio e presentata senza costi gravanti sul bilancio comunale può arrivare in finale con un progetto di qualità già finanziato con oltre 26 milioni di opere esecutive tutte realizzate entro Dicembre 2025. La Triennale d’Arte di Gaeta firmata Cethegus, con la Medusa di Caravaggio, le opere di Keith Haring e poi di Botticelli, Tiziano e Canova, oltre che Manet, Monet, Boudin, Degas, presentata con grande successo a Roma la scorsa settimana già aveva fatto intravedere un interesse di carattere nazionale.
Gaeta 2026 e Latina 2032 sono i veri traguardi di una provincia che punta al rilancio, con un ruolo del capoluogo che dovrebbe supportare iniziative credibili e di grande qualità come quelle della città del golfo. Così come tutta la provincia unità dovrebbe festeggiare e partecipare attivamente al centenario”, lo dichiara in una nota Leonardo Valle, presidente di Cethegus scpa.

“Cethegus scpa ha dimostrato qualità nella proposta – prosegue – e quantità per l’eccezionale dotazione economica su progetti immediatamente realizzabili e cantierabili. Non si sono ancora spenti i fari sulla più grande clinica odontoiatrica del centro sud Italia realizzata a Latina che arriva l’eccezionale notizia di Gaeta in finale. Entrambe le iniziative al centro dell’attività di Cethegus.
Due traguardi su tre di Cethegus sono stati raggiunti, adesso lavoriamo al terzo risultato, la vittoria di Gaeta a Capitale della Cultura 2026, perché il dossier Blu, il clima della Cultura è il più valido all’attenzione della commissione ministeriale. Inoltre i 26 milioni di euro già disponibili elevano il progetto di Gaeta tra i più attrezzati nel predisporre tutto ciò che serve ad essere per un anno la Capitale Italiana della Cultura. Complimenti vivissimi al sindaco Leccese per l’ottimo lavoro svolto a Gaeta e per aver creduto in Cethegus, una grande Benefit Company, e quello che rappresenta in merito allo sviluppo territoriale. Complimenti anche alla mia città, Latina, che attraverso una società bergamasca ha confezionato un dossier meritevole di essere tra i primi 10 della finale”.

Cavallo: “Un risultato incredibile”

“E’ una notizia straordinaria. Sei mesi fa se avessero detto che Latina sarebbe stata tra le dieci finaliste, non ci avrebbe creduto nessuno. È un risultato incredibile: oggi siamo tra le dieci città italiane che potrebbero diventare la Capitale della Cultura. È una vittoria a prescindere da quello che avverrà, che conferma un grande lavoro fatto sul dossier presentato al Ministero in soli due mesi. Un lavoro non banale e unico nel metodo, possibile grazie alla partecipazione attiva di tutto il territorio. Adesso la città deve giocarsi con le unghie e con i denti la possibilità di raggiungere il titolo. Bisognerà accogliere le persone che vorranno venire a visitare questa città-territorio che va dai monti al mare, riuscendo ad essere all’altezza dell’immaginario collettivo che ora si è costruito. È una nuova sfida che inizia, la più grande”. Queste le parole di Daniela Cavallo, direttrice del progetto ‘Latina candidata Capitale Italiana della Cultura 2026’.

Muzio: “Latina c’è. Ci abbiamo creduto e abbiamo portato la nostra città in finale”

“Latina c’è. Ci abbiamo creduto, abbiamo lavorato e abbiamo portato la nostra città in finale. ‘Latina Capitale della Cultura’ è stata una scommessa su cui abbiamo puntato sin dal primo giorno, con tutto il nostro entusiasmo e la nostra passione, al di là di ogni scetticismo. Abbiamo fatto sinergia e rete, coinvolgendo tantissimi cittadini, le altre istituzioni, le associazioni e i partner privati. Una candidatura che ha avuto il sostegno, solo per citare alcuni dei partner, della rettrice della Sapienza, del presidente della Regione Rocca e di Gerardo Stefanelli, il presidente della Provincia. Una cabina di regia che ci ha emozionato, in ogni fase, ed oggi in maniera particolare.

La stesura del dossier “Latina Bonum Facere” e l’apertura del CantiereLatina26 ha coinvolto tutto i consiglieri comunali, al quale va un plauso e un ringraziamento, e ci ha consentito di fare squadra senza colori politici, nel solo segno della cultura, per cogliere questa opportunità con l’obiettivo di migliorare l’offerta culturale con ricadute positive sull’intero territorio. Arriva, ora, la sfida più grande in attesa delle audizioni pubbliche di marzo. Latina continuerà ancora con più determinazione il percorso già avviato e, grazie all’entusiasmo dei cittadini, avrà la carica giusta per puntare al riconoscimento più alto. Uno speciale ringraziamento al nostro Sindaco, che è stata da subito pronta ad ingaggiare questa sfida insieme a me e a tutta la giunta, agli uffici e all’architetto Daniela Cavallo per l’ottimo lavoro fatto”. Queste le parole di Annalisa Muzio, assessore all’Urbanistica del Comune di Latina.

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