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Omicidio Rancilio, Fiorenza uccisa con un attrezzo da palestra: si attende l’interrogatorio del figlio

15 dicembre 2023 | 16:43
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Omicidio Rancilio, Fiorenza uccisa con un attrezzo da palestra: si attende l’interrogatorio del figlio

Il 35enne è ancora al Policlinico di Milano, dove era stato ricoverato in stato di choc, piantonato dai militari dell’Arma

Milano, 15 dicembre 2023 – Proseguono le indagini sul delitto di via Crocefissi, in pieno centro di Milano, dove l’ereditiera 73enne Fiorenza Rancilio è stata uccisa nel suo appartamento (leggi qui) con un attrezzo da palestra. In casa con lei c’era il figlio, Guido Rancilio di 35anni, che ora è indagato per l’omicidio della madre.

Questa è la dinamica ricostruita dalla pm di Milano, Ilaria Perinu, e il Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano e la Compagnia Duomo sulla morte della 73enne immobiliarista. Il figlio, ancora ricoverato al Policlinico, è ancora in stato confusionale, ma secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe essere interrogato domani, sabato 16 dicembre 2023.

Le indagini

Dopo il ritrovamento del cadavere, la Procura di Milano ha avviato le indagini e, all’indomani dall’accaduto, aveva inoltrato all’ufficio gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il 35enne.  Pochi minuti prima della mezzanotte del 13 dicembre, i carabinieri della Compagnia Duomo hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il figlio di Fiorenza. L’uomo attualmente si trova ancora ricoverato, in stato di choc, al Policlinico,piantonato in stato di fermo dai militari dell’Arma.

La richiesta di convalida, tiene conto che l’accusato, ora piantonato al Policlinico, ha un percorso ‘privato’ rispetto ai suoi disturbi psichici, ma non esistono ricoveri in strutture che possano rappresentare un precedente. Spetterà quindi al giudice e al difensore, capire modi e tempi per un’eventuale perizia psichiatrica. Il 35enne, in stato confusionale, è stato subito portato in ospedale senza essere ascoltato né dalla pm, né dai carabinieri del Nucleo Investigativo che indagano sul delitto. Sul corpo della vittima, trovata con una profonda ferita alla testa, sarà eseguita l’autopsia.

Al momento, non risulta agli inquirenti che il 35enne l’avesse già aggredita in passato. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Fiorenza avrebbe confessato a dei conoscenti di “aver paura del figlio”, in quanto sarebbe stato protagonista di alcune “crisi” ed esplosioni di violenza.

Intanto, il figlio non è stato interrogato per ora e non è riuscito a dire nulla sulle ragioni del gesto, ma è rimasto sempre in stato catatonico e confusionale. (Fonte: Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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