il caso

50 anni fa l’inspiegabile avvistamento di Guidonia

16 dicembre 2023 | 10:25
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50 anni fa l’inspiegabile avvistamento di Guidonia

Ancora senza risposte il caso del pilota che vide un disco volante vicino all’aeroporto di Guidonia

Guidonia – L’avvistamento di cui andiamo a narrare venne effettuato mezzo secolo fa da un ufficiale pilota dell’aeronautica che prestava servizio da vari anni alla base aerea di Licola Mare, ma che alla data dell’avvistamento (domenica verso la fine di dicembre 1973) si trovava nei pressi dell’aeroporto di Guidonia (RM) vicino la via Tiburtina.

Erano quasi le 22:30 (come leggiamo dalla relazione dell’inquirente che intervistò il testimone), il cielo era scuro con molte nuvole basse. L’ufficiale si trovava al ventesimo chilometro della Tiburtina, in aperta campagna a 2 chilometri da Guidonia. Ad un tratto, da una nuvola nera vide uscire quasi saettando una luce argentea che si fermò a 600 metri circa dal testimone che in quel momento stava passeggiando lungo la strada. Il fenomeno luminoso stette immobile nel cielo ad un’altezza di 500 metri, sembrava largo più di 50 metri ed alto all’incirca 10.

Mantenendo sempre la sua lucentezza, in un intervallo di tempo che, a detta del testimone, intercorreva tra la ripresa dallo stupore e l’accendersi di una sigaretta, l’Ufo prese una specie di movimento oscillatorio verso sud e nord lungo una traiettoria di 100 metri circa, compiendo tre o quattro oscillazioni “a foglia che cade” (tipica di alcuni avvistamenti di dischi volanti), ma “restando fermo sulla parte centrale”. Ad un certo punto riprese la traiettoria retta originale e rientrò nella nube. L’ufficiale dichiarò che probabilmente si trattava di una macchina volante pilotata da esseri intelligenti poiché la sua sosta, anche se brevissima, aveva senz’altro un plausibile motivo nell’osservazione dell’aeroporto, che distava poco meno di due chilometri. Pare che l’ufficiale ebbe alcune noie in quanto avrebbe parlato anche di altri suoi avvistamenti precedenti, racconti non graditi dai suoi superiori.
Dalla cartina e dal disegno dell’oggetto volante, eseguiti a mano dall’inquirente, cerchiamo però di capire se ci potrebbe essere stata una spiegazione razionale del fenomeno osservato.

Iniziamo con il considerare che una luce che saetta da una nuvola scura ,suggerisce con una certa sicurezza un’origine naturale come quella di un fulmine, ma in questo caso movimento era lento, compatibile con un fenomeno abbastanza raro ma non rarissimo: il fulmine globulare. Altra ipotesi naturale (anch’essa molto rara): una sfera luminosa di origine piezoelettrica, provocata da uno spostamento tellurico anche minimo.

C’è da dire però che il disegno, fatto sulla base della descrizione del testimone, “racconta” tutt’altro. La forma del disco volante, in quanto è proprio di questo che stiamo trattando, ci porta ben lontano da spiegazioni razionali. Dobbiamo dare retta a chi ha avuto l’avvistamento perché è un pilota? C’è chi direbbe di sì, in quanto viene data per scontata una particolare capacità di osservazione e valutazione di oggetti aeronautici, tale che non possa esserci stata una incomprensione di fondo di quanto osservato. In ogni caso si tratta di una persona che ha vissuto, anzi subito, un incontro inaspettato con qualcosa di non spiegabile sia per la morfologia sia per la dinamica, sommando la sua affidabilità (peraltro non diversa da quella di molti altri testimoni) alla sua precisione descrittiva.

La forma dell’oggetto volante merita un discorso a parte, in quanto sarebbe ben strutturata, somigliante ad una lampada con plafoniera tonda, ben diversa dalla descrizione media delle altre forme discoidali. Lo stesso vale anche per quanto riguarda la dimensione, molto grande, di un oggetto verosimilmente abbastanza vicino da poterne stimare le dimensioni effettive e quei particolari che lo caratterizzavano, almeno secondo la ricostruzione grafica. Dunque rimaniamo per forza col un verdetto aperto riguardo cosa possa essere stato osservato. E nel nostro campo trovare un caso, che sembra non identificabile è cosa molto rara.

Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it