Roma, stretta della polizia sui borseggiatori: raffica di arresti

16 dicembre 2023 | 17:13
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Roma, stretta della polizia sui borseggiatori: raffica di arresti

Continuano i controlli da parte della Polizia di Stato atti al contrasto dei reati di tipo predatorio

Roma, 16 dicembre 2023 – Continuano i controlli da parte della Polizia di Stato atti al contrasto dei reati di tipo predatorio, arrestate nelle ultime ore 7 persone gravemente indiziate dei reati di furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito e rapina.

Gli agenti del Commissariato Porta Maggiore sono intervenuti presso la fermata Metro A, in piazza dei Cinquecento, in quanto personale della vigilanza ATAC aveva fermato l’autore di un furto, identificato poi per un romeno di 37 anni: l’uomo, poco prima, aveva rubato i portafogli dalle borse di 2 turiste spagnole che, accortesi subito di quanto accaduto, avevano chiesto aiuto riuscendo a farlo bloccare.

Sempre a piazza dei Cinquecento, stavolta nei pressi della fermata del tram, gli investigatori del commissariato Esquilino hanno sorpreso un uomo ed una donna, entrambi cittadini romeni, mentre rubavano il telefono cellulare ad un ragazzo: il 40enne ha poggiato la giacca accanto alla borsa della vittima predestinata, mentre la 33enne, fingendo di prendere l’indumento, ha infilato la mano nella borsa del giovane sfilandone il cellulare.
Vista la scena i poliziotti sono immediatamente intervenuti arrestando i 2 per furto aggravato in concorso.

Gli investigatori del IX Distretto Esposizione sono intervenuti presso una Tabaccheria in zona Eur perchè era stato segnalato un uomo, con un evidente tatuaggio sulla mano sinistra, che in più di una circostanza aveva provato ad acquistare delle sigarette con carte di credito intestate a diverse persone.
Quando i poliziotti sono arrivati, il 46enne si era già allontanato e così, messisi sulle sue tracce, lo hanno rintracciato mentre usciva da un bar poco distante e lo hanno fermato per un controllo: addosso aveva diversi pacchetti di sigarette, con relativi scontrini fiscali, pagati con una delle carte, rinvenute nella tasca del giaccone, di cui era stato denunciato il furto. Inoltre, all’interno del suo borsello, gli investigatori hanno trovato delle chiavi di un’autovettura, risultata rubata in seguito ad ulteriori accertamenti, all’interno della quale c’erano numerosi altri borselli e portafogli contenenti carte di credito e documenti vari, rubati a pazienti e medici in diversi ospedali della capitale e dintorni, restituiti poi ai legittimi proprietari. Arrestato, l’uomo dovrà rispondere di furto e indebito utilizzo di carte di credito.

I poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Toscana hanno arrestato un 38enne, presunto autore di rapina all’interno di un supermercato ad Ostia. L’uomo ha cercato di rubare il contenuto di una cassa ma la commessa gli ha bloccato con forza i polsi facendogli lasciare l’incasso: riuscito a liberarsi dalla presa, è fuggito via inseguito dai dipendenti che hanno chiesto aiuto agli agenti.

In zona gianicolense i poliziotti della Sezione Volanti e del XII Distretto Monteverde hanno arrestato un 38enne turco che, introducendosi all’interno di una palestra dopo aver forzato una porta, ha dapprima minacciato due dipendenti facendosi consegnare un telefono e due tablet e, successivamente, ha aggredito il direttore riuscendo ad impossessarsi del suo telefono: bloccato, dovrà rispondere del reato di rapina.

Alle prima luci di ieri, una pattuglia dell’VIII Distretto Tor Carbone ha sorpreso un 27enne di origini albanesi all’interno di un SUV parcheggiato su via Ignazio Guidi. L’uomo, alla vista della polizia, ha tentato, vanamente, di fuggire a piedi. I poliziotti hanno poi scoperto che il 27enne avrebbe aperto l’auto usando un apparecchio elettronico e poi lo avrebbe inserito nel sistema della macchina verosimilmente per bypassare la centralina originale, permettendo così l’accensione della stessa con una chiave “vergine” che l’albanese aveva con sè. L’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato di tentato furto aggravato, mentre l’auto è stata riaffidata al proprietario.

La Procura ha chiesto ed ottenuto, per ogni arresto, la convalida dell’operato della polizia giudiziaria dal Giudice per le Indagini Preliminari.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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