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Cosa fare quando si trova un gattino? Alcuni consigli

22 dicembre 2023 | 08:00
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Cosa fare quando si trova un gattino? Alcuni consigli

È fondamentale informarsi attentamente sulle esigenze dell’animale specialmente durante i primi mesi di vita,

Quando ci si trova dinanzi a un gattino senza la madre, prendersene cura, affinché possa stare bene, è spesso un istinto irrefrenabile; tuttavia, i cuccioli appena nati o di poche settimane sono estremamente delicati e richiedono attenzioni particolari.

In situazioni del genere, è essenziale rivolgersi a professionisti Medici Veterinari e ad organizzazioni che si occupano della tutela e della protezione degli animali presenti sul territorio, per garantire al gattino le cure adeguate.

È fondamentale informarsi attentamente sulle esigenze dell’animale specialmente durante i primi mesi di vita, raccogliendo nozioni ad esempio di cosa deve nutrirsi e come prendersene cura.

Comprendere le esigenze nutrizionali in base all’età del gattino

Quanto deve mangiare un gattino? Quando si adotta un gattino, è fondamentale capire la sua età, operazione che può essere fatta da un Medico Veterinario, al fine di comprendere come comportarsi e quale cibo offrire per soddisfare le sue necessità.

Possiamo infatti suddividere l’alimentazione dei gattini in tre grandi macro-fasi, ovvero dalla nascita ai 4 mesi di età, dai 4 ai 12 mesi e la fase adulta.

Nella prima fase, ovvero fino ai 4 mesi, abbiamo un periodo molto importante e intenso della crescita del gattino: è qui che iniziano a svilupparsi le sue difese naturali, la sua muscolatura e il suo scheletro.

I gattini neonati si nutrono del latte materno (o, in assenza della madre, di sostituti dello stesso appositamente studiati). Fra le 4 e le 8 settimane, in base ai singoli casi e a quanto consiglia il Medico Veterinario, può iniziare lo svezzamento, si passa quindi a cibi più solidi, ma comunque morbidi, al fine di facilitare la transizione dal latte: si può usare in questa fase il cibo umido, oppure si possono usare crocchette ammollate con latte o acqua per renderle più appetibili al gattino.

A partire dai quattro mesi, inizia la seconda fase di crescita e sviluppo del gattino che è ormai del tutto svezzato, tuttavia, è bene che l’alimentazione sia costituita da alimenti digeribili e contenenti tutti i nutrienti necessari e a supporto di quest’ultima fase di crescita che lo porterà verso l’età adulta.

Infine, a partire dai 12 mesi inizia l’età adulta e con essa, la possibilità di dare al nostro gatto il cibo da adulto.

È importante sottolineare che in tutte queste fasi, le esigenze di un gatto possono cambiare in base a numerosi fattori: la razza, la taglia, il livello di attività, il fatto che sia o non sia sterilizzato, per citarne alcuni. È quindi fondamentale, durante tutto il percorso di crescita del gattino, essere seguiti da un Medico Veterinario, che saprà sempre dare i migliori consigli in merito alle regole da seguire in base al singolo gattino.

Ovviamente, quando parliamo di alimentazione non dobbiamo trascurare anche l’idratazione: è importante che il gattino beva a sufficienza, per favorire ciò, è bene che abbia sempre a disposizione una ciotola di acqua fresca e pulita, che andrebbe cambiata più volte nel corso della giornata. Bisogna anche considerare il tipo di alimentazione seguita: un gatto nutrito esclusivamente con cibo secco assumerà meno liquidi tramite l’alimento, quindi probabilmente berrà di più, rispetto ad un gatto nutrito con cibo umido, che ha una percentuale di liquidi più alta.