L'INCONTRO

I comitati pendolari incontrano Ansfisa: sul tavolo sicurezza e nuovi treni (ma non solo)

22 dicembre 2023 | 17:36
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I comitati pendolari incontrano Ansfisa: sul tavolo sicurezza e nuovi treni (ma non solo)

I comitati pendolari Roma-Lido e Roma Nord hanno incontrato l’Agenzia per la sicurezza ferroviaria: i temi trattati

Roma, 22 dicembre 2023 – I Comitati Pendolari delle ferrovie ex-concesse hanno incontrato Ansfisa – Agenzia per la sicurezza ferroviaria. Il Comitato Pendolari Roma Nord è intervenuto chiedendo notizie in merito all’arrivo dei nuovi treni, sui tempi di fornitura e di loro autorizzazione al servizio passeggeri da parte di Ansfisa, sui lavori di ammodernamento della linea Roma Viterbo, che partiranno fra 2 anni ed ha evidenziato i problemi di sicurezza attuali in linea.

Ansfisa ha detto d’essere stata informata dal Gestore del Servizio che il primo treno (il prototipo – ndr.) arriverà da gennaio 2024, ma occorreranno alcuni mesi (4+1) per le procedure di autorizzazione e almeno altri 2 per le prove tecniche di omologazione e altri passaggi. In pratica, per l’immissione in servizio passeggeri, si possono stimare circa 12 mesi dall’arrivo del treno. Gli altri seguiranno a distanza di qualche mese l’uno dall’altro.

Ansfisa ha precisato che i treni della Roma Viterbo, quanto agli impianti di sicurezza e di colloquio col sistema di gestione del traffico sulla linea, saranno dotati inizialmente del sistema Train-Stop in via transitoria. La fine lavori sulla infrastruttura della Roma Viterbo è prevista per luglio 2028.

Dopo il 2028, ipotizzando che l’infrastruttura sia a posto secondo adeguati standard di sicurezza, si passerà al sistema RTMS, che sarà quello definitivo per il controllo del traffico in linea. Non sarà necessario disporre di una tratta di prova.

Il costruttore Titagarh-Firema, che sta fabbricando i treni nuovi sia per la R.N. che per la R.L., dovrà fare richieste di autorizzazione delle rotabili ad Ansfisa insieme a Gestore del Servizio, Cotral S.p.A., il quale, va detto, ancora non ha ottenuto alcuna Certificazione di idoneità di Impresa Esercente servizi ferroviari (C.I.E.) e opera ancora in deroga, avendo acquisito (a parere dei Comitati pendolari in maniera incompleta) gli asset dal precedente Gestore dell’Esercizio, ATAC S.p.A., a sua volta non in possesso di CIE, ma autorizzato in deroga in quanto gestore di linea ferroviaria ex-concessa.

Il Comitato Pendolari Roma Nord ha poi richiesto l’interruzione di oltre 2 anniotizie sui lavori nella stazione di Flaminio sotterranea, che dovrebbero riprendere (dopo l’interruzione di oltre 2 anni ed anni di inutili promesse e conferenze stampa regionali) forse da aprile 2024, nonché sull’intervento di Ansfisa prima dei lavori di raddoppio e ammodernamento. Ansfisa ha risposto che dovrà dare autorizzazione.

A seguire il Comitato ha chiesto se i treni che rientrano in servizio dopo la manutenzione hanno bisogno di autorizzazione di Ansfisa, ma la risposta è stata che non è necessaria, sarà la ditta della manutenzione a rilasciare il nulla osta per il servizio.

Sul fatto che i treni nuovi della Roma Viterbo saranno a 4 vagoni, mentre la vecchia stazione capolinea di Flaminio ha banchine lunghe solo per 3 vagoni, la risposta è stata che ci deve pensare il Gestore del Servizio, precisando che il G.S. dovrà attivarsi per tempo per poter far transitare i nuovi treni in sicurezza nella stazione attuale.

Sono poi stati posti i quesiti in merito ai cali di tensione sulla linea che portano al blocco dei treni e alle soppressioni in alcuni casi e sulla gara per i passaggi a livello. Ansfisa ha chiarito di aver emanato recenti indicazioni precise a tutti i gestori di linee ferroviarie e le risposte sono state positive, di adeguamento alle indicazioni per aumentare la sicurezza degli attraversamenti. Ma Ansfisa non interviene in fase di gara, che è responsabilità di ogni singolo Gestore della Infrastruttura.

Roma-Lido: i temi discussi

I treni nuovi Titagarh-Firema arriveranno avendo già montato a bordo il sistema di sicurezza e controllo del movimento Scmt; pertanto non ci sarà un sistema transitorio.

Il Gestore dell’Infrastruttura, Astral SpA, preparerà un tratto di linea dove operare come zona di controllo. Il primo treno arriverebbe da gennaio 2024 e sarà un prototipo; pertanto dovrà seguire tutte le fasi tecnico-autorizzative già descritte sopra per i treni della R.N. con tempistiche.

I treni attuali saranno tolti dalla linea (speriamo non abbandonati generando ulteriore spreco di denaro pubblico) dopo l’arrivo dei primi 6/7 nuovi in linea, senza installarci sopra il sistema SCMT, poiché non è stato previsto (ndr. – né all’origine della procedura di acquisizione dei nuovi, iniziata con fondi del 2016 solo nel 2018 ed in maniera inefficiente dagli allora responsabili della Direzione regionale infrastrutture e mobilità, né in fase di finanziamento straordinario FSC-2021-2027 alla Regione) di adeguare i sistemi dei “vecchi” treni al nuovo sistema di controllo del traffico in linea.

Pertanto, si dovrà chiudere integralmente la linea per almeno 15 giorni, durante i quali sarà attivato e testato il nuovo sistema di controllo, ed i nuovi treni saranno messi in esercizio. Saranno inseriti i primi 8 e successivamente gli altri fino ad arrivare ad un totale di 20 a fine 2027.

Le previsioni sul rinnovamento dell’impianto di segnalamento da Astral non sono ancora note.

Ad aprile 2024 ci sarà la prima fase delle prove col primo treno nuovo, se saranno confermati i tempi di consegna, e nel primo trimestre 2025 Ansfisa avrà contezza della correttezza della documentazione trasmessagli da Cotral.

Per quanto riguarda le manutenzioni straordinarie e le revisioni generali dei vecchi convogli, Cotral ha comunicato ad Ansfisa che da gennaio indirà la gara; in parallelo avrebbe comunicato ad Ansfisa che a gennaio/febbraio/marzo 2024 dovrebbero rientrare dalla revisione generale in linea 3 vecchi MA200, che serviranno per poter gestire l’invio in revisione generale di altrettanti CAF300 senza affossare ulteriormente il servizio (più di quanto non lo sia stato dal subentro Cotral, in cui si è viaggiato mediamente con soli 4 treni contemporaneamente in linea).

Il Comitato Pendolari ha evidenziato che anche sulla Roma Lido ci sono frequenti cali di tensione e né Astral, né Cotral sono state in grado in vari incontri, anche istituzionali, di dare ipotesi di motivazione, anzi affermando che ne ignorano le cause; si è anche chiesto se i treni MA200 creino disturbo alla linea. La risposta è stata che la manutenzione della linea aerea compete al Gestore dell’infrastruttura Astral.

Si è poi passati ad affrontare il tema degli impianti fissi di traslazione. Messa da parte la questione delle scale mobili, mediamente funzionanti anche se con non rari blocchi e più grave messa offline per mancata copertura dei turni degli Addetti di Stazione Astral, per gli ascensori si è positivamente constatato che sono finalmente riattivati quelli nelle stazioni di Stella Polare e Lido Centro (qui con problemi di copertura dei turni di stazione). Il Comitato ha sottolineato la scelta incomprensibile di sprecare risorse economiche e ingegneristiche per il collaudo Ansfisa, per l’intempestiva riattivazione dei 2 ascensori di Colombo, che non vengono mai usati essendo Colombo stazione capolinea ove i treni arrivano al medesimo binario da cui ripartono.

Permangono problemi gravi e si sono chieste notizie per Casal Bernocchi, Vitinia, Lido Nord e Castel Fusano.

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