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Superlega, la Fiorentina a gamba tesa: “Creata per ripianare i debiti di pochi”

22 dicembre 2023 | 22:15
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Superlega, la Fiorentina a gamba tesa: “Creata per ripianare i debiti di pochi”

Sui social impazzano i complimenti alla società Viola, che sottolinea: “Lo sport è bello se la competizione è sana, se le regole sono uguali per tutti”

Firenze, 22 dicembre 2023 – “L’impressione è che Club, in alcuni casi con enormi debiti e difficoltà economiche, progettino nuovi sistemi soltanto per ripianare i propri debiti e aumentare la distanza con realtà sane, sia a livello economico che finanziario“. La Fiorentina entra così, a gamba tesa (in pieno spirito con il carattere del suo presidente Rocco Commisso) nella spinosa vicenda Superlega. In fondo ormai non si parla d’altro, anche perchè la sentenza della Corte di Giustizia Ue ha messo in ombra il calcio giocato.

E se già molte squadre si sono schierate contro il progetto, difficili trovare parole dure e nette come quelle della società viola tramite un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale. Comunicato che sta riscuotendo numeroso successo tra i social tra interazioni, “Mi piace” e commenti di apprezzamento. La frase riportata ad inizio articolo è decisamente quella più piccante, pur senza fare nomi o riferimenti espliciti. Ma non è tutto:

Il Club (la Fiorentina, ndr) ritiene che il movimento del calcio italiano, compresi i sempre meno tutelati settori giovanili, che tanti tifosi e appassionati amano, risulterebbe profondamente danneggiato da questo nuovo torneo. Lo sport è bello se la competizione è sana, se i partecipanti hanno potenzialmente le stesse possibilità di vincere, se le regole sono uguali per tutti. Pertanto la Fiorentina, come più volte ribadito in questi anni direttamente dal suo Presidente Rocco Commisso, afferma con forza la propria posizione totalmente contraria a qualsiasi competizione diversa da quelle riconosciute da FIGC, UEFA e FIFA in stretta collaborazione con l’ECA”. (Foto: acffiorentina.com)

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Una battaglia iniziata da Rocco Commisso già diversi anni fa in America, dove ha richiesto promozioni e retrocessioni nel sistema americano, proprio per consentire a ogni club di giocarsi sul campo le proprie capacità, le proprie ambizioni e i propri sogni sportivi.