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Stop al decreto Crescita: cosa cambia per le società di Serie A

29 dicembre 2023 | 15:14
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Stop al decreto Crescita: cosa cambia per le società di Serie A

Il Consiglio dei Ministri ha stralciato la misura. La Lega Serie A: “Siamo preoccupati”. Botta e risposta Lotito-Allegri

Roma, 29 dicembre 2023 – Duro colpo per la Serie A: il Consiglio dei Ministri ha deciso di non prorogare il decreto Crescita, in un clima di sorpresagenerale.La misura, all’epoca approvata dal Governo Conte I, si poneva l’intento di favorire l’arrivo in Italia di lavoratori residenti all’estero (sia italiani che non) grazie ad un maxi-sconto fiscale. 

Nello specifico, il decreto Crescita alle società di Serie A di godere di un’agevolazione pari anche al 50% sull’acquisto dei calciatori provenienti da campionati esteri, che altrimenti nel nostro campionato – complici i costi spropositati – non avrebbero mai messo in piede. Non è infatti un mistero come molte squadre (anche importanti), abbiano un consistente numero di debiti, che le costringe a dover centellinare la propria azione sul mercato. Insomma, si punta a spendere poco (se non nulla) per giovani prospetti o calciatori a fine carriera. 

Una brutta sorpresa per la Serie A dunque, che ora devono cambiare in fretta e furia i propri piani. Il primo gennaio infatti inizierà la finestra di mercato invernale e le società saranno chiamate a fare i conti con costi più elevati non solo sugli acquisti dei calciatori, ma anche sui rinnovi degli stessi.

La Lega Serie A: “Siamo preoccupati”

La Lega Serie A ha espresso “stupore e preoccupazione” per la mancata proroga, una decisione che avrà “un esito diametralmente opposto a quello perseguito: minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario”. L’associazione delle società del massimo campionato lamenta che “sia prevalsa una visione del calcio professionistico distorta e viziata da luoghi comuni fallaci” e auspica che “il Parlamento possa correggere questo errore che danneggia non solo il calcio italiano, ma tutto lo sport e il suo considerevole indotto”.

Esulta l’Associazione Italiana Calciatori

“Abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia dell’abrogazione, anche per gli sportivi, della norma sugli impatriati contenuta nel Decreto Crescita, previsione che penalizzava l’intero movimento calcistico nazionale”. Lo dice Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Ittaliana Calciatori.
“Finalmente dal 1 gennaio 2024 – prosegue il n.1 dell’Aic – calciatori italiani e stranieri potranno competere sullo stesso piano; per questo, ringrazio chi nel governo e nelle forze politiche si è mostrato sensibile alle nostre istanze e alle sorti del calcio italiano, per tutelare lo sviluppo della filiera del nostro mondo e il futuro della Nazionale.”

Lotito: “Milan, Juve e Roma penalizzate”. Ma Allegri lo punzecchia

Su tutte le furie il presidente della Lazio, nonchè senatore di Forza Italia Claudio Lotito che, come riporta Mediaset, dopo la bocciatura ha così commentato: “Bella e grande fesseria, in questo modo il nostro campionato perderà di competitività. Il vero problema è questo tipo di situazione va a distruggere alcune società, e in mezzo ci sono grandi club come il Milan, la Juve e anche la Roma“.

Seppur a distanza, è arrivata la risposta dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, che domani affronterà la Roma nell’ultima gara dell’anno. Il tecnico bianconero, nella consueta conferenza stampa pre-match, ha detto: “La Juventus ha lavorato molto sui giovani e dunque è molto più serena di altre squadre in questo senso”. (Foto: legaseriea.it)

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