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Raid israeliano su Beirut: ucciso il numero 2 di Hamas

2 gennaio 2024 | 22:01
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Raid israeliano su Beirut: ucciso il numero 2 di Hamas

Il bilancio complessivo è di 6 morti: stop ai negoziati tra Israele e Hamas

Beirut, 2 gennaio 2024 – Il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh Al Arouri, è stato ucciso in un attacco israeliano nel sobborgo di Beirut. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza di Hezbollah al quotidiano franco libanese l’Orient de Jour.  Nel raid di Israele nell’ufficio di Hamas alla periferia di Beirut sarebbe stato ucciso anche Kalil Al Hayya, un alto funzionario e membro del politburo di Hamas. Lo riportano i media libanesi

Fonti diplomatiche arabe hanno annunciato in serata ad Haaretz che l’assassinio di al-Arouri a Beirut ha interrotto i negoziati per un accordo tra Israele e Hamas, e ora i colloqui si stanno concentrando sulla prevenzione dell’escalation, soprattutto nel nord di Israele. Secondo le fonti coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar, “l’assassinio ha cambiato la situazione e ora non è possibile alcun progresso. Lo sforzo ora è quello di garantire che qualsiasi risposta, soprattutto dal Libano, sia misurata e consentire l’eventuale prosecuzione dei negoziati”.

Hamas giura vendetta

”Siamo in stato di allerta elevata di fronte a qualsiasi sviluppo”: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Per il momento, ha aggiunto, ”siamo concentrati nella guerra a Gaza”. Hagari ha inoltre consigliato alla popolazione di seguire con attenzione le istruzioni che giungono dal comando delle retrovie.

La televisione di Hamas ha confermato l'”assassinio” da parte di Israele del vice capo del gruppo nella periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Saleh al-Arouri è stato ucciso in un “vile attacco sionista”, ha detto Hamas sul suo canale ufficiale. Lutto profondo ad Arura (presso Ramallah, in Cisgiordania) dopo la diffusione della notizia della morte a Beirut di Saleh al-Arouri, numero due 2 di Hamas, che era originario di quel villaggio. Fonti locali riferiscono che la notizia è stata divulgata dai minareti delle moschee, che hanno poi pronunciato versetti coranici di lutto. Alcuni mesi fa l’esercito israeliano aveva occupato l’abitazione di al-Arouri – ritenendolo il fomentatore principale di una vasta ondata di attentati in Cisgiordania – e poi l’aveva minata.

Un alto funzionario di Hamas ha affermato che l’assassinio del numero due del movimento in un attacco avvenuto a Beirut e attribuito a Israele non metterà in ginocchio la “resistenza”.
“I codardi omicidi compiuti dall’occupante sionista contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese dentro e fuori la Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la resilienza del nostro popolo, né a ostacolare la continuazione della sua coraggiosa resistenza”, ha affermato Ezzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas.

Sei persone, tra cui il vice leader di Hamas Saleh al-Arouri, sono state uccise oggi in un attacco di droni israeliani alla periferia meridionale di Beirut. Lo hanno riferito i media statali fornendo un nuovo bilancio delle vittime.  “Il numero dei martiri… è salito a sei”, in un attacco di droni che ha preso di mira un incontro di fazioni palestinesi in un ufficio di Hamas nella periferia meridionale di Beirut, una roccaforte degli Hezbollah sostenuti dall’Iran, l’Agenzia nazionale di stampa libanese (Nna) ha precisato. In precedenza si parlava di quattro morti.

Ahsan Attia, membro dell’ufficio politico della Jihad islamica, ha affermato che Israele “pagherà il prezzo dei suoi crimini, compreso l’assassinio di Saleh al-Arouri”, secondo quanto riportato dal media libanese Al Mayadeen.

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato l’attacco israeliano che ha portato all’uccisione del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri. L’attacco, si legge in una nota diffusa dal premier, “punta a trascinare il Libano in una nuova fase della guerra” con Israele.

“L’assassinio di Al-Arouri è stato il risultato del grave fallimento dell’entità sionista nell’affrontare la resistenza a Gaza. Condanniamo fermamente l’assassinio di Al-Arouri e l’entità sionista è responsabile delle ripercussioni”. Lo annuncia il ministero degli Esteri iraniano, citato da Al Jazeera. “L’assassinio di Al-Arouri costituisce una violazione della sovranità del Libano e chiediamo alle Nazioni Unite una risposta urgente ed efficace”. 

”Mi congratulo con l’esercito israeliano, con lo Shin Bet (sicurezza interna), con il Mossad e con le forze di sicurezza per la eliminazione del dirigente di Hamas Saleh al-Arouri a Beirut”: lo ha scritto su X l’ex ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite Dani Danon, oggi un esponente di spicco del Likud. ”Tutti quanti sono stati coinvolti nella strage del 7 ottobre devono sapere che arriveremo a loro e che salderemo il conto”. La radio pubblica israeliana Kan ha intanto riferito che il premier Benyamin Netanyahu ha chiesto ai suoi ministri di non esprimersi sulla vicenda nelle prossime 24 ore.

 Consultazioni Netanyahu-Gallant dopo l’uccisione di Arouri Il gabinetto di guerra slitta di due ore. Il premier Benjamin Netanyahu ed il ministro della difesa Yoav Gallant sono impegnati in consultazioni al ministero della Difesa di Tel Aviv, dopo l’uccisione del numero due di Hamas Saleh al-Arouri. La convocazione del Gabinetto di guerra è così slittata di due ore.
Dopo sarà convocato anche il ‘Gabinetto di sicurezza’, composto da un numero maggiore di ministri. Finora da Israele nessun commento ufficiale alla morte di al-Arouri.  Hamas è “aperta” all’idea di un governo unico palestinese per Cisgiordania e Gaza: lo ha dichiarato il leader del movimento Ismail Haniyeh in un discorso televisivo.