Serial Killer

Historical Crimes. Pier Luigi Corio: il “truffakiller”

6 gennaio 2024 | 10:00
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Historical Crimes. Pier Luigi Corio: il “truffakiller”

I delitti di Pier Luigi Corio: il serial killer insospettabile

Se non fosse una storia di efferati delitti sicuramente questa vicenda potrebbe essere simile a quella narrata da Alberto Sordi nel Film “Un borgese Piccolo piccolo”. Infatti, Pier Luigi Corio, nato nel 1959, è un cittadino irreprensibile: fa il vigile urbano, è sposato ed è padre di tre figli. Purtroppo ad un certo punto della sua vita decide di commettere alcuni illeciti amministrativi che gli procurano il licenziamento dal suo lavoro.

Questo gli stravolge la vita: lascia moglie e figli, si lega ad una ballerina sudamericana e comincia a dedicarsi alle truffe su larga scala. Grazie alla sua doti di affabulatore, di persona che sembra simpatica, alla sua furbizia ed organizzazione, riesce a mettere su un giro importante di piccole e grandi truffe, attraverso un giro di assegni falsi, documenti rubati, raggiri di ogni tipo. In realtà è un tipo freddo, determinato e spietato.

Assume di volta in volta identità fasulle, grazie ai documenti che sottrae a vari uomini e riesce ad immedesimarsi nel personaggio del momento. Si serve come adescamento di annunci di lavoro. E preferisce scegliere con cura solamente uomini che vivono da soli. Almeno tre sono le vittime accertate di questo serial killer alle quali sottrae oltre all’identità anche i loro beni.
Il primo a cadere sotto i suoi artigli di spietato omicida è Vito Marini, un piccolo imprenditore milanese. Viene ucciso con due colpi di pistola alla testa e poi il suo corpo viene bruciato in modo da renderlo irriconoscibile. Tanto abile è questo omicida trasformista che si impossessa anche del cane della vittima e con lui va a passeggio per i luoghi che frequenta, onde ostentare la massima tranquillità nella prossima vittima.

Giuliano Ledda viene selezionato tra i tanti che rispondono ai suoi annunci che offrono lavoro sicuro e remunerato. Ledda è un disoccupato di Cuneo. Viene ucciso con la stessa modalità: due colpi alla nuca e rogo del suo corpo abbandonato poi in un bosco. Gli inquirenti seguono già una pista ma ancora non lo individuano e questo permette a Pier Luigi Corio di riuscire nel terzo delitto.
Lo sfortunato è un autotrasportatore siciliano, tale Salvatore Zappalà. Solita brutale sceneggiatura del delitto. Ma due settimane dopo la Polizia riesce ad individuare la sua abitazione dove ne fa irruzione. Ma Corio scappa prima in Spagna, poi in Svizzera e quindi addirittura in Colombia. Ma, una volta tornato in Svizzera i gendarmi lo acciuffano, nel settembre del 1989. Lo si sospetta anche di altri due omicidi vicino a Lugano ma non ci sono prove.

Il Corio confessa tre omicidi, suffragati dalla sua mania di tenere dei diari dove annota ogni sua impresa criminale. Ma una volta estradato in Italia nega tutto e ritratta. Viene condannato a 90 anni di prigione. Durante il processo, celebrato a porte chiuse, ha un atteggiamento distaccato, freddo ed impenetrabile. Attualmente è ancora in carcere.

(Foto: @Serial Killer Database)

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