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Latina, tentarono di rapinare un furgone ed una farmacia: arrestati due esponenti di un sodalizio criminale

9 gennaio 2024 | 10:14
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Latina, tentarono di rapinare un furgone ed una farmacia: arrestati due esponenti di un sodalizio criminale

I due, un 29enne e un 22enne, facevano parte di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga nella periferia di Latina

Latina, 9 gennaio 2024 – La Polizia di Stato di Latina, nella mattinata di ieri 8 gennaio, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 29enne e di un 22enne, indagati per il reato di tentata rapina aggravata.

L’emissione di tale provvedimento restrittivo si inserisce nell’alveo delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Latina con il coordinamento della D.D.A. della Procura della Repubblica di Roma, culminate lo scorso 19 dicembre nell’esecuzione di 15 misure cautelari nei confronti, tra gli altri, di alcuni dei membri di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti (cocaina, crack e hashish), attiva nella periferia di Latina e, in particolare, nella zona dei cd. Palazzi bianchi.

Gli indagati, ritenuti appartenere al predetto sodalizio criminale, risultano gravemente indiziati per i seguenti fatti:

· il 4 aprile 2022, a bordo di una vettura in località Borgo Piave (LT), affiancarono un furgone condotto da un 28enne fino a farlo fermare e tentarono di rapinarlo, rinunciandovi per la presenza di telecamere in zona;

· il 14 aprile 2022 il 22enne entrò all’interno della farmacia comunale sita a Latina in viale Kennedy con il volto travisato ed armato di pistola. A causa dell’inaspettata reazione della commessa e dell’arrivo di una cliente, non riuscì ad impossessarsi del denaro contenuto nel registratore di cassa, fuggendo a bordo della predetta vettura dove lo attendeva il 29enne.

In ragione della dichiarata incompetenza da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Roma, la locale Procura della Repubblica – alla quale sono stati trasmessi gli atti – ha rinnovato la richiesta di misure cautelari, emesse dal locale G.I.P. ed eseguite nella mattinata di ieri presso le case circondariali di Roma Rebibbia e Viterbo, ove si trovano reclusi, rispettivamente, il 22enne ed il 29 enne.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.