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“Neonato trovato morto nel cassonetto”: la fake news che sta girando sui social a Fiumicino (e in tutt’Italia)

10 gennaio 2024 | 11:22
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“Neonato trovato morto nel cassonetto”: la fake news che sta girando sui social a Fiumicino (e in tutt’Italia)

Non si tratta solo di una fake news, ma di una vera e propria truffa acchiappa-dati, messa in atto sfruttando il metodo del clickbaiting

Fiumicino, 10 gennaio 2024 – “Neonato rinvenuto senza vita in un contenitore per vestiti di seconda mano“. E’ questo il titolo di un articolo che, nelle ultime ore, ha scaturito la paura dei residenti di Fiumicino, tramite un passaparola sui gruppi social del territorio. Un fatto che dimostra, ancora una volta, quanto sia importante un corretto lavoro d’informazione, volto (anche) a smentire fake news e clickbaiting. Perchè è di ciò che stiamo parlando. Ed anzi, oltre a questo c’è anche di più.

Andiamo per ordine. Come tutti, anche noi de ilfaroonline.it siamo rimasti “colpiti” dal titolo e dalla presunta notizia, motivo per cui abbiamo subito deciso di indagare per fornire un’informazione corretta, verificata e basata su fonti affidabili. Abbiamo quindi contattato la polizia, citata in quell’articolo, per ottenere una conferma ufficiale dei fatti. Un modus operandi che seguiamo sempre in casi analoghi.

Questo episodio mette in luce l’importanza di un lavoro giornalistico responsabile e accurato, che non si lasci trascinare dalla diffusione di notizie sensazionalistiche o non verificate, che purtroppo girano troppo spesso e creano scompiglio e paura lì dove non esiste. Il clickbaiting spesso e volentieri mette in agitazione il lettore, a maggior ragione se riguardano questioni territoriali. Spetta dunque alla stampa l’arduo compito di verificare la veridicità o meno delle notizie: un lavoro certamente difficile, ma anche bello e doveroso.

“La truffa del neonato morto”

Una parentesi la merita il caso specifico del neonato morto: questa fake news, infatti, sta spopolando su internet da diverse settimane. Tuttavia non si tratta “solo” di questo, bensì di una truffa acchiappa-dati vera e propria. Come riporta Il Giornale, ad esempio, si sono già verificati decine e decine di casi del genere nella sola Lombardia, ed altre varie segnalazioni giundono da tutt’Italia, compresa come detto Fiumicino.

La modalità con cui questa truffa si diffonde è sempre la stessa: un post dai contenuti sensazionalistici e dal titolo accattivante, come “Neonato rinvenuto senza vita in un contenitore per vestiti di seconda mano; la polizia…”. L’obiettivo è attirare l’attenzione e colpire le emozioni dei lettori, spingendoli a cliccare sul link di riferimento. Una volta fatto ciò, si viene indirizzati verso un portale che richiede l’inserimento di dati personali per effettuare una presunta registrazione “completamente gratuita”. Ma non solo: una volta aver cliccato sul link di riferimento, si apre una sorta di portale dove si richiedono i dati per effettuare una registrazione                   “completamente gratuita”, con la speranza che il lettore inserisca i propri dati.  Tuttavia ben poche persone sono cadute in questo subdolo tranello, ed anzi i carabinieri stanno indagando sulla vicenda a seguito di alcune denunce.

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