14enne ucciso alle porte di Roma: sentiti amici, parenti e testimoni. Verifiche sulla versione del patrigno

15 gennaio 2024 | 15:47
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14enne ucciso alle porte di Roma: sentiti amici, parenti e testimoni. Verifiche sulla versione del patrigno

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Frascati vanno avanti a ritmo serratissimo

Roma, 15 gennaio 2024 – Parenti, amici e testimoni continueranno a essere sentiti in caserma a Frascati anche oggi 14 gennaio per fare luce sull’omicidio di Alexandru Ivan, il 14enne ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Pantano a colpi di arma da fuoco. (leggi qui)

In particolare si cercano riscontri anche sulla versione del compagno della madre, vero obiettivo dell’agguato, secondo gli investigatori. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Frascati vanno avanti a ritmo serratissimo.

Dalla notte dell’omicidio ”ci sono ininterrotte attività di indagine e stiamo cercando di ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Ci sono elementi fattuali certi da cui stiamo partendo, cosa diversa è attribuire precise responsabilità individuali ai singoli”, ha affermato il comandante dei carabinieri della Compagnia di Frascati Alberto Raucci in un punto stampa.

Le indagini

I punti fermi delle indagini sono che c’è stato un “litigio all’interno di un bar qui vicino tra un familiare della vittima e un altro gruppo di persone originarie dall’est Europa – ha spiegato Raucci -. C’è stata successivamente l’attesa qui alla fermata della metro C Pantano da parte della vittima e di alcuni suoi familiari, ed è sopraggiunta un’autovettura dalla Casilina dalla quale sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco di cui uno ha attinto il 14enne’. Sono stati sparati diversi colpi e anche il numero preciso dei colpi è un aspetto oggetto di ulteriori approfondimenti”, ha aggiunto.

”In questo momento è in corso l’esatta ricostruzione di quanto accaduto, ai familiari della vittima sono note alcune delle persone con le quali si è avuto il litigio, altra cosa è dire che sono note le persone che hanno sparato”.

”Solo le telecamere di quest’area non consentono assolutamente di individuare gli autori dell’omicidio”, ha chiarito Raucci. ‘‘L’unica telecamera presente sul posto riprende la scena da un’altezza notevole motivo per il quale da questa sola telecamera in questo posto non è definibile” nemmeno l’autovettura, ha aggiunto. ‘‘Qualche dettaglio dalle immagini si comprende”, ha detto rispondendo ai cronisti che chiedevano il colore dell’auto.

”Il movente è oggetto di indagine, è stato riferito qualcosa relativamente ai motivi di litigio ma va verificato”. ”Sui motivi della lite è determinante ciò che stanno riferendo le persone informate sui fatti e presenti sul posto” e come sempre ogni versione viene poi verificata da parte nostra” quindi al momento è ”prematuro” parlare di rancore tra gruppi o malaffare”, ha spiegato. Anche le dichiarazioni del patrigno, ha aggiunto, vanno verificate.

La versione del patrigno

Secondo la ricostruzione fatta dal compagno della madre di Alexandru, c’era stata una lite in un bar con due persone ”perché quei due erano prepotenti“. Più tardi questi lo avrebbero contattato via social per dargli un appuntamento di chiarimento. Appuntamento al quale l’uomo si è recato con tutta la famiglia, compreso Alexandru. E lì c’è stato l’agguato: gli spari sono partiti da ”una Ford bianca”, ha riferito l’uomo. (Fonte: Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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