Fiumicino, “shopping gratis” al duty free dell’aeroporto: denunciati 3 viaggiatori

21 gennaio 2024 | 17:52
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Fiumicino, “shopping gratis” al duty free dell’aeroporto: denunciati 3 viaggiatori

I viaggiatori sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza

Fiumicino, 21 gennaio 2024-  I Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino nel corso dei quotidiani controlli presso lo scalo aeroportuale intercontinentale “Leonardo Da Vinci”, hanno denunciato tre persone e sanzionato 5 autisti mentre procacciavano clienti tra i passeggeri in transito e notificato un D.A.C.U.R.

Nelle ultime ore, infatti, i Carabinieri hanno notificato una misura di prevenzione personale di divieto di accesso alle aree urbane emessa dalla Questura di Roma per la durata di 8 mesi a un 47enne romano, poiché lo stesso è stato più volte sorpreso a procacciare clienti e pertanto è stato allontanato dallo scalo aeroportuale per 48 ore.

Nel corso delle attività, altri cinque autisti NCC sono stati sanzionati per un importo di oltre 10.000 euro perché sorpresi a procacciare clienti presso i Terminal 3. A uno di loro è stato notificato anche un ordine di allontanamento dall’area per 48 ore.

I Carabinieri hanno anche sanzionato amministrativamente, per un importo di 6.192 euro, tre dipendenti di altrettante società che prendevano in carico e riconsegnavano le autovetture dei viaggiatori (servizio car valet) in aree dove è vietata la sosta e la fermata.

In distinti interventi, i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino hanno inoltre denunciato 3 viaggiatori che, in attesa dei rispettivi voli, hanno tentato di superare le casse dei duty free all’interno dello scalo, senza pagare diverse confezioni di profumi, prodotti di cosmetica e sette stecche di sigarette, del valore di circa 700 euro. I viaggiatori sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza che ha subito allertato i Carabinieri. La refurtiva è stata recuperata interamente e riconsegnata ai responsabili dei negozi. Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di tentato furto.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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