il fatto |
Interni
/

“Papà sta picchiando mamma”: figlia minorenne chiama il 112 e denuncia il padre

26 gennaio 2024 | 11:31
Share0
“Papà sta picchiando mamma”: figlia minorenne chiama il 112 e denuncia il padre

Prima le botte poi il coraggio di chiedere aiuto: la ragazza intervenuta in soccorso della madre è stata presa a schiaffi e pugni

Casalgrande, 26 gennaio 2024 – “Papà sta picchiando mamma”. Con questa parole una ragazzina minorenne ha telefonato al 112 chiedendo aiuto nella notte fra il 25 ed il 26 dicembre scorso, ed ha denunciato il padre. Da tempo, in diverse occasioni e in maniera reiterata, lei e la madre hanno subito offese e violenze dall’uomo fino al più grave e recente episodio, quando i carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione a seguito della chiamata in cui la minore riferiva che il padre stava picchiando sia lei sia la madre. Alla ragazza, intervenuta per aiutare la mamma, il padre avrebbe dato schiaffi e un pugno sul naso.

Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo nei confronti della moglie e dei figli minori, a seguito dei quali, al termine delle indagini i carabinieri in forza alla stazione di Casalgrande, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un cinquantaseienne residente a Casalgrande in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Casalgrande ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima e ai figli nonché prescrivendogli di non avvicinarsi alla loro abitazione e ai luoghi da loro frequentati mantenendo una distanza di 2500 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con le persone offese disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Casalgrande che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo agendo in stato di ubriachezza, con condotte reiterate, maltrattava la propria compagna convivente, con violenze fisiche e verbali nei confronti della sua convivente, senza risparmiare neanche i figli minori. Condotte tali, da rendere insopportabile la loro convivenza e da costringere la donna, in più di un’occasione ad allontanarsi dall’abitazione familiare insieme ai figli.

In particolare, con frequenza, spesso dopo essere rientrato a casa in stato di ubriachezza, dinanzi ai figli minori, la offendeva con epiteti ingiuriosi, accusandola ingiustamente di tradirlo, e la percuoteva con schiaffi. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2023, dopo averla insultata, accusandola di incontrare abitualmente un amante, le sputava in faccia, la colpiva con due schiaffi e la spingeva contro la finestra facendole sbattere la schiena, continuando ad aggredirla verbalmente davanti alle figlie minori dicendo “di’ alle nostre figlie dove ti incontri la notte quando vai a lavorare”, dandole altri schiaffi, fino ad aggredire la figlia intervenuta in difesa della madre, colpendola con due schiaffi e un pugno sul naso causandole ferite giudicate poi dai sanitari guaribili in 9 giorni. (Fonte: Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.