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Mondiali, Tuffi: l’Italia è decima nella finale del Team Event

2 febbraio 2024 | 20:03
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Mondiali, Tuffi: l’Italia è decima nella finale del Team Event

L’oro va alla Gran Bretagna. Bertocchi è undicesima dal metro

Doha, 2 febbraio 2024 – L’Italia dei Tuffi ha chiuso al decimo posto la finale del Team Event ai Mondiali di Discipline Acquatiche a Doha. La squadra formata da Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Irene Pesce ed Eduard Timbretti Gugiu, hanno totalizzato 271.70 punti.

L’oro è andata alla Gran Bretagna del rientrante Tom Delay con 421.65 e l’argento al Messico con 412.80. Il bronzo è stato messo al collo dall’Australia con 385.35.

Nella finale del metro, Elena Bertocchi si è piazzata all’undicesimo posto.

Il racconto delle gare e le interviste (federnuoto.it)

Gli Azzurri perdono il treno delle medaglie in avvio con il nullo di Santoro – presalto sbagliato ed esecuzione errata – nel doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato; poi recuperano un paio di posizioni, pur restando sempre distanti dal podio.

Apre Pellacani che, ancora rabbiosa per il mancato accesso alla finale dal metro, con classe, grinta e determinazione si esibisce in un salto mortale e mezzo rovesciato carpiato elegante e molto alto; poi tocca a Matteo Santoro che sbaglia il presalto del doppio salto mortale e mezzo rovesciato ragguppato, riparte ma sbaglia il tuffo e con i due punti di penalizzazione arriva uno zero che spegne le ambizioni degli azzurri dodicesimi. Davanti ci sono Messico (138.00), Gran Bretagna (132.00), Germania (122.70) e Indonesia (109.20). Seconda routine con il sincro da 3 metri. Santoro e Pellacani in coppia non deludono mai e il doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato è impeccabile, come sempre, per sincronismo ed esecuzione (63.00): undicesimi con 118.50. In testa sale la Gran Bretagna con 204.85, seguita dal Messico con 201.00. Subentrano i piattaformisti. La debuttante Irene Pesce è tradita l’emozione e il doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, malgrado la giusta velocità, è scarso in chiusura (36.80); la verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo di Eduard Timbretti Gugiu è invece ben eseguita (62.40). Italia risale al decimo posto a quota 217.70 ma lontanissima dalla lotta per le medaglie. Riprende la vetta il Messico, trascinata da uno straordinario quadruplo e mezzo avanti carpiato di Randal Villars Valdez (98.40), con 345.60. La Gran Bretagna è seconda a meno di un punto con 344.85 e l’Australia terza con 319.75.

Chiusura affidata al Triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato di Pesce e Timbretti: ottima l’esecuzione individuale, meno il sincro (54.00). Azzurri che si confermano decimi con 271.70. Vince, per un controsorpasso clamoroso, la Gran Bretagna, che ritrova un super Tom Daley e un’eccezionale Andrea Spendolini, con 421.65; argento al Messico con 412.80 e bronzo all’Australia con 385.35.

I tuffi dell’Italia 271.70 punti – decimo posto

Chiara Pellacani

305B 3m Doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 55.50

Matteo Santoro

307C 3m Doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 0.00 (12) 55.50

Chiara Pellacani-Matteo Santoro

405B 3m Doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 63.00 (11) 118.50

Irene Pesce

5253B 10m Doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 36.80

Eduard Timbretti Gugiu

6243D 10m Verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 62.40 (10) 217.70

Irene Pesce-Eduard Timbretti Gugiu

107B 10m Triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 54.00 (10) 271.70

BERTOCCHI UNDICESIMA. Fuori dal podio ma con la certezza di aver dato tutto e soprattutto di essere ancora tra le migliori. Elena Bertocchi si piazza all’undicesimo posto nella finale dal metro che chiude la prima giornata dei Mondiali di Doha. Rimpianti non mancano nella prova della 29enne meneghina – tesserata per Esercito e Canottieri Milano, seguita dal direttore tecnico Oscar Bertone, bronzo iridato a Budapest 2017 e bicampionessa europea tra Budapest 2021 e Roma 2022 – macchiata dall’ingresso abbondante del salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (28.80), suo tallone d’achille e tuffo che in finale a Fukuoka la vide sbilanciarsi al momento dello stacco e cadere in acqua per l’inevitabile zero. Di buon livello comunque le altre routine dell’azzurra – spiccano i 57.20 punti di un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato privo di sbavature – che chiude con 236.55. L’oro è dell’australiana Alysa Koloi con 260.50, l’argento della britannica Grace Reid con 257.25 e il bronzo carico di delusione dell’egiziana Maha Eissa, dominatrice delle eliminatorie, con 257.15. Medaglia storica quella dell’Eissa, prima per l’Africa nei tuffi a un Mondiale.

“Questa è stata una gara di riscaldamento e non è andata tanto male. L’obiettivo principale di questa stagione sono le Olimpiadi – afferma Bertocchi, già qualificata ai Giochi dai 3 metri sia nella gara individuale che nel sincro in coppia con Chiara Pellacani – L’errore di oggi è diverso rispetto a quello di sette mesi fa. Ho perso i riferimenti nella rotazione e ho chiuso il salto mortale e mezzo rovesciato abbondante: peccato perché fino a quel momento ero in lotta per il podio. Non mi butto giù, perché ho ancora il sincro e l’individuale da 3 metri”.

La gara di Bertocchi. L’azzurra apre con un salto mortale e mezzo ritornato carpiato abbastanza pulito (50.40) e con un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato senza la minima sbavatura (57.20). Dopo due round Bertocchi è terza con 107.60 ma la classifica è corta. Scappa solo l’egiziana Maha Eissa con 115.50; seconda è la tedesca Jette Muller con 108.60, quarta l’australiana Alysha Koloi con 107.00, quinta la svizzera Michelle Heimberg con 105.30 e sesta la statunitense Hailey Hernandez con 103.80.

Terza routine che in genere segna uno spartiacque. Il salto mortale e mezzo indietro carpiato (49.45) è ottimo e la meneghina sale al secondo posto con 157.05, scavalcando la tedesca Muller che scende al quarto posto (152.30), superata anche dall’aussie Koloi (152.60). Guida sempre la nordafricana Amer con 167.50

Quarto giro degli errori. Il salto mortale e mezzo rovesciato carpiato a Fukuoka vide la Bertocchi sbilanciarsi al momento dello stacco e cadere in acqua: tuffo nullo e zero inevitabile. A Doha va leggermente meglio, perchè il presalto è ottimo ma l’ingresso abbondante per 28.80 punti che la fanno precipitare all’undicesimo posto con 185.85. Sale in testa Koloi con 207.20, che approfitta del clamoroso harakiri di Eissa che chiude scarsa il salto mortale e mezzo ritornato carpiato (35.65), ritrovandosi seconda con 203.15. Terza è Muller con 199.10.

Ultima routine con Bertocchi che piazza un salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (50.70) carico d’orgoglio e rabbia per una chiusura a 236.55 che la mantiene undicesima. Vince Alysa Koloi con 260.50, seguita dalla britannica Grace Reid che balza dal sesto al secondo posto (257.25) con un super doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.50); il bronzo è dell’egiziana Maha Eissa che, dopo aver dominato le eliminatorie, paga gli errori commessi nelle ultime due routine.

I tuffi di Elena Bertocchi – 236.55 undicesimo posto

403B salto mortale e mezzo ritornato carpiato 50.40 (8)

105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 57.20 (3)

203B salto mortale e mezzo indietro carpiato 49.45 (2)

303B salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 28.80 (11)

5333D salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 50.70 (11)

Foto di Andrea Staccioli e Giorgio Perottino/DBM