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Protesta degli agricoltori, Von Der Leyen tenta di placare gli animi ma la situazione resta tesa

2 febbraio 2024 | 12:16
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Protesta degli agricoltori, Von Der Leyen tenta di placare gli animi ma la situazione resta tesa

Grave il blocco di alcuni centri di distribuzione dei grandi supermercati

2 gennaio 2024-  Continua la protesta agricola che ha infiammato Bruxelles. “E’ giusto dire che i nostri agricoltori hanno dato prova di resilienza. Gli agricoltori possono contare sul sostegno dell’Ue: destiniamo quasi un terzo del bilancio dell’Ue e solo nel 2023 abbiamo dato un’assistenza straordinaria per 500 milioni di euro a chi è stato colpito dalla crisi- così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen- E’ un sostegno fondamentale. Ora collaboriamo con gli Stati membri per rispondere alle sfide immediate. Adesso dobbiamo sviluppare una road map per il futuro, per arrivare alla neutralità climatica, il dialogo strategico è iniziato la settimana scorsa“.

Le dichiarazioni non hanno, però, calmato gli animi: la situazione è sempre più tesa. I trattori hanno bloccato il ring attorno a Bruxelles e i confini con l’Olanda. Ancor più grave il blocco di alcuni centri di distribuzione dei grandi supermercati: si  potrebbe arrivare alla scarsità di alcuni beni alimentari e non, come la benzina.

Le autorità di Bruxelles hanno riferito questa mattina al Guardian che diversi valichi di frontiera tra Belgio e Olanda sono stati bloccati, dopo il giovedì nero con l’assedio a Bruxelles. Anche se nella capitale belga il traffico è tornato relativamente fluido, le province di Brabant, di Lussemburgo e Hainaut, così come parte delle Fiandre, sono ancora interessate dalla protesta. Marc Fesneau , ministro francese dell’Agricoltura, ha detto che gran parte della crisi è alle nostre spalle, ma che restano ancora da risolvere i nodi che hanno fatto scattare la protesta.

“E’ arrivato il momento di togliere i blocchi. Il segnale è stato dato”, ha chiesto il premier belga, Alexander De Croo dopo la riunione di ieri con i rappresentanti di categoria. “Li abbiamo ricevuti a livello federale e anche a livello europeo. Oggi sarà il turno del governo fiammingo. C’è l’impegno a continuare a lavorare insieme nelle prossime settimane”, ha affermato. “In queste ultime ore molti centri di distribuzione sono stati liberati, in seguito alla prima concertazione”. Ma i centri di distribuzione delle catene Colruyt, Delhaize e Lidl continuano a essere bloccate. “E’ inevitabile che mancheranno prodotti sugli scaffali, quelli provenienti dai centri di distribuzione di Ollignies e Gjislenghien”, ha comunicato la catena di supermercati Colruyt.

Per “proteggere i ricavi” degli agricoltori europei “serve un’Europa più forte”, specie nei confronti della grande distribuzione, che ha un potere molto forte sul mercato. Lo sottolinea il presidente francese Emmanuel Macron, che ha dedicato buona parte della conferenza stampa finale del Consiglio Europeo ai temi dell’agricoltura, alla luce delle proteste degli agricoltori, particolarmente forti in Francia, dove il settore primario ha un peso importante. “Ho chiesto alla presidente della Commissione Europea – afferma – di lavorare alla revisione strategica, per assicurare a livello europeo che non ci sia un aggiramento” delle norme francesi da parte di “centrali d’acquisto” poste fuori dai confini nazionali. “Abbiamo visto in questi ultimi anni che determinati distributori si sono organizzati a livello europeo con centrali d’acquisto e che, mediante queste ultime, cercano di aggirare la legge francese”. In fondo, “occorre un’Europa più forte e più concreta, per tutelare i redditi dei nostri agricoltori”, che vogliono “poter vivere del loro lavoro”, producendo “alimenti di qualità”. (Fonte: Adnkronos)

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