Parco Leonardo, la narrazione di Simone Saccucci incanta gli alunni della Grassi

Fiumicino, 5 febbraio 2024 – E’ stata una mattinata davvero diversa dal solito quella di venerdì 2 febbraio per i ragazzi della scuola media Grassi, a Parco Leonardo.

Circa trecento alunni hanno incontrato, infatti, nell’ambito del progetto di Educazione alla lettura promosso dall’istituto, Simone Saccucci, scrittore e pedagogista.

Attraverso il suo strumento, la narrazione orale, Simone ha ammaliato la vasta platea che ha ascoltato e si è lasciata trasportare dalla magia delle sue storie.

Perchè il potere delle storie è proprio questo: saperti ammaliare e rapire. Ed è anche quello che succede a Maya, la protagonista del terzo romanzo di Saccucci, “L’ultima ferita”, romanzo che gli studenti della Grassi stanno leggendo quest’anno, accompagnati dai propri docenti.

“L’ultima ferita”

Maya, un’inquieta ragazza parigina, si trasferisce dai nonni nel villaggio di Barneville, in Normandia: lì lo smartphone non prende, non c’è molto da fare e tutto sembra appartenere ad un altro mondo; eppure la ragazza si adatta subito a quella nuova vita semplice e sincera, fatta di lentezza e di profondità. Un giorno il nonno, falegname romantico ed enigmatico, la porta con sé da una misteriosa guaritrice; durante lo strano rito orchestrato dalla donna, un paio di forbici schizza fuori controllo e ferisce un’incredula Maya appena sotto l’occhio.

La ragazza non lo sa ancora, ma quella ferita le cambierà la vita. Dopo la morte del nonno, infatti, ogni volta che Maya si punge o si taglia – a scuola, a casa, con quelle stesse forbici di cui entra in possesso o con oggetti diversi – il mondo intorno cambia improvvisamente, catapultandola nel 1600 all’epoca di Marie Catherine D’Aulnoy, prima autrice francese di fiabe. Rifugiarsi in quella vita speciale è l’antidoto al sentirsi fuori posto, ma viaggiare avanti e indietro nel tempo non sarà un’esperienza priva di conseguenze…

Chi è Simone Saccucci

Nato nel 1979 a Colle Fiorito, da oltre 18 anni si occupa di progetti culturali, educativi e sociali, usando soprattutto le storie e la narrazione. Da pedagogista ed assistente sociale ha lavorato in vari settori: psichiatrico, minorile, educazione degli adulti e disabilità.

Tra le tante attività collabora con librerie di settore, oltre che con l’università Roma Tre e l’università di Cagliari per seminari e laboratori sullo “strumento narrazione”.

Oggi racconta e canta storie, lavorando a tutto tondo partendo già dall’allestimento dell’ambiente fisico dove avvengono le narrazioni. Organizza laboratori per genitori e bambini. Si occupa di ricerca nel campo educativo e della memoria, soprattutto quella legata alla Valle dell’Aniene, dove affondano le sue radici.

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