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Terracina, spacca la vetrina e rapina un negozio di scarpe: beccato 17enne

8 febbraio 2024 | 16:33
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Terracina, spacca la vetrina e rapina un negozio di scarpe: beccato 17enne

Il giovane, pregiudicato, è stato condotto presso la Comunità individuata dal Centro di Giustizia minorile

Terracina, 8 febbraio 2024  – La Polizia di Stato di Terracina, nei giorni scorsi, ha dato esecuzione all’Ordinanza di collocamento in comunità a carico di un 17enne originario della città di Fondi, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Roma su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma,.

Il minore, già noto alle Forze dell’Ordine in quanto gravato da precedenti di polizia, deve rispondere del reato di furto aggravato consumato a Terracina ai danni di un negozio del centro.

I fatti erano avvenuti lo scorso mese di novembre, quando il giovane, in orario notturno dopo avere trascorso il sabato sera a Terracina, aveva frantumato la vetrata di un negozio di calzature ed aveva asportato il registratore di cassa.

Le indagini, approntate dell’immediatezza dei fatti dalla Squadra Anticrimine, sono state condotte attraverso l’analisi dei filmati estratti dai circuiti di videosorveglianza pubblici e privati oltre che dalle risultanze del sopralluogo di polizia scientifica dal quale erano emersi rilevanti indizi di reità a carico del minorenne.

All’esito delle prime investigazioni condotte dal personale del Commissariato di P.S. di Terracina, dirette e coordinate dalla Procura minori di Roma, l’Ufficio di Procura – in considerazione delle sussistenti esigenze cautelari aveva richiesto al G.I.P. la misura cautelare personale.

Il G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma ravvisando il concreto pericolo che l’indagato potesse commettere reati della stessa specie, desumibile dalla particolare gravità del fatto, dalle modalità della condotta criminosa, nonché dalla circostanza che trattasi di soggetto già condannato per fatti analoghi e già sottoposto a due misure cautelari, ha disposto la Misura cautelare a suo carico.

Dopo le formalità di rito l’indagato è stato condotto presso la Comunità individuata dal Centro di Giustizia minorile ove permarrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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