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Sanremo 2024. Dargen D’Amico rompe gli schemi su Ucraina e Gaza (e no, la politica non c’entra)

9 febbraio 2024 | 11:57
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Sanremo 2024. Dargen D’Amico rompe gli schemi su Ucraina e Gaza (e no, la politica non c’entra)

Nessuno (o quasi) ha ascoltato i suoi messaggi di pace. Ma è stato comunque costretto a doversi dichiarare “apolitico”: cosa conta di più?

Sanremo, 9 febbraio 2024- L’onda alta di Dargen D’amico, per un attimo, ha rischiato davvero di travolgere la kermesse musicale sanremese. Durante la prima serata, il cantante avrebbe corredato il testo della sua canzone, già chiaramente allusivo,  di una soglia liminare ancora più esplicita. Ma a Sanremo le parole pesano il doppio ed anche discorsi che potrebbero essere figli del buon senso, vengono iper-interpretati, multi-interpretati, super-interpretati. E quello che c’è di più semplice diventa divisivo.

Dargen dopo aver cantato il suo brano a Sanremo, vestito con dei peluche d’orso elevati a simbolo dei bambini uccisi dalla guerra, si pronuncia così: “In questo momento nel mar Mediterraneo ci sono bambini sotto le bombe senza acqua e cibo. Il nostro silenzio è corresponsabilità. Cessate il fuoco. La storia e Dio e non accettano la scena muta”.

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Il cantante Dargen D’Amico

Temi attuali, quello della migrazione e della guerra a Gaza. Unica voce attualizzante, la sua, assieme a quella di Ghali con il brano “Casa mia”, in un Sanremo che ha voluto esplicitamente rinunciare al sacro spazio del monologo. All’indomani delle dichiarazioni dell’artista, puntuali come una sveglia, si son fatti sentire i due schieramenti. Come se fosse possibile, sempre, uno schieramento.

“Dopo la prima serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo andata in scena ieri sera, voglio ringraziare di cuore l’artista Dargen D’Amico per aver menzionato da un palco così prestigioso la drammatica situazione dei bambini e delle bambine che vivono in zone di conflitto”,  ha detto Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef per l’Italia, e con lui tanti altri, con lo stesso pensiero. Peccato non sia stato così per tutti: l’hanno accusato di strumentalizzazione, di aver banalizzato,  di aver fatto entrare in un luogo che si era dichiarato apartitico la politica. Dargen non ci sta.

Sanremo, Dargen ritratta?

Ovviamente, com’è nel suo stile, il cantante è tornato sull’argomento il giorno dopo quando, presentato da Diodato, ha chiesto: “Posso dire una cosa?”; ed era nell’aria che stesse per colpire di ironia.” Ho fatto molti errori, anche gravi, ma non sono mai stato politico. Io ieri ero solo guidato dall’amore”. Ed anche Diodato dà man forte: “Ti ho sentito solo umano”.

Ma a Sanremo, lo abbiamo detto, come fai, sbagli, e non c’è verso di far felici tutti. Alcuni avrebbero visto in questo secondo intervento una banalizzazione di quanto avvenuto la sera prima, in cui effettivamente Dargen si sarebbe politicamente schierato. Insomma, un passo indietro.

Anche il commento di Selvaggia Lucarelli in tal proposito: “Prendere una posizione politica dicendo che non è politica ma umana è proprio figlia di questo tempo senza cultura. Quanta paura fa dire la parola politica. Persi mille punti, Dargen. Se dici una cosa che non sia ‘che bella serata grazie a tutti‘ davanti a 10 milioni e mezzo di persone stai facendo politica”

Insomma, alla fine, si è finito per categorizzare le dichiarazioni del cantante, e nessuno ha più parlato di quello che effettivamente Dargen ha detto. Ci siamo fermati a mettere l’etichetta sul contenitore, ed abbiamo dimenticato quel che c’è dentro. Questo sì, che è un gran peccato.

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