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Vede la Polizia, si dà alla fuga e lancia la droga dal finestrino: inseguimento per le vie di Civitavecchia

9 febbraio 2024 | 12:34
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Vede la Polizia, si dà alla fuga e lancia la droga dal finestrino: inseguimento per le vie di Civitavecchia

L’uomo un 26enn, a bordo aveva anche dei proiettili

Civitavecchia. Sequestrati oltre 2 kg. di hashish e 5 proiettili calibro 22. La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino albanese di 26 anni in quanto gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Civitavecchia, 9 febbraio 2024 – Gli agenti del Commissariato di Civitavecchia, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, hanno arrestato un 26enne, cittadino albanese, perché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La pattuglia, durante un posto di controllo, ha intimato l’alt ad un’autovettura che, dopo una brusca manovra, si è data alla fuga. I poliziotti, durante l’inseguimento, hanno notato che l’uomo, mentre era alla guida, ha lanciato uno zaino ed una scatola fuori dal finestrino, che sono stati immediatamente recuperati dagli agenti, che hanno poi raggiunto e bloccato il veicolo, grazie all’intervento di un’altra pattuglia del Commissariato di viale della Vittoria giunta in supporto. All’interno dello zaino e della scatola gli agenti hanno rinvenuto numerosi panetti di hashish per un peso complessivo di 2,2 kg.

Il conducente, che è risultato anche sprovvisto di patente, è stato altresì sorpreso con 5 proiettili calibro 22, occultati in un piccolo marsupio, e con 457 euro in contanti, provento dell’attività illecita.

Al termine dell’attività di rito per il 26enne, con precedenti specifici per reati inerenti gli stupefacenti, è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto la permanenza in carcere.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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