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Il ministro Crosetto ricoverato d’urgenza: sospetta pericardite. Cos’è e come si cura

13 febbraio 2024 | 10:25
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Il ministro Crosetto ricoverato d’urgenza: sospetta pericardite. Cos’è e come si cura

Il ministro della Difesa si è presentato (solo e a piedi) al pronto soccorso del San Carlo di Nancy, con forti dolori al petto

Roma, 13 febbraio 2024 – “Il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato ricoverato d’urgenza nella notte. A seguito di un dolore perdurante da ieri mattina, il ministro Crosetto si è presentato (solo e a piedi) al pronto soccorso del San Carlo di Nancy, con forti dolori al petto”. Lo si legge in una nota che precisa che il ministro “è stato immediatamente monitorato e poi sottoposto ad una coronarografia. Non ci sono notizie sulle cause ma fonti ospedaliere dicono potrebbe trattarsi di una pericardite“.

Che cos’è, da cosa dipende e come si cura? Si definisce pericardite un’infiammazione del pericardio, la struttura a forma di sacco che contiene e protegge il cuore, formata da due membrane separate da un sottilissimo strato di liquido. Le cause dell’infiammazione possono essere molteplici e la precisione della diagnosi è il primo passo per una terapia efficace, spiegano dal ‘De Gasperis’ Cardio Center dell’ospedale Niguarda di Milano.

La pericardite – si legge in un focus sulla malattia – è spesso provocata da infezioni virali, le stesse che causano le comuni infezioni delle prime vie respiratorie o le gastroenteriti; più raramente è causata da batteri, funghi o parassiti. Ma ci può essere anche un’origine non infettiva. E’ il caso della pericardite uremica nelle persone affette da insufficienza renale, della pericardite in corso di malattie tiroidee o della pericardite neoplastica, che può complicare alcuni tumori (polmone, mammella, linfomi o leucemie). La pericardite può comparire anche in seguito a un infarto, una febbre reumatica, un trauma toracico o procedure invasive sul cuore.

Ma come si riconosce? Il sintomo più frequente della pericardite acuta è il dolore, generalmente localizzato al petto o dietro lo sterno, ma che può anche irradiarsi al collo, al braccio sinistro, al dorso e più raramente all’addome. Il male può essere molto intenso o appena percettibile. Tipicamente si tratta di un dolore acuto, simile a una pugnalata, che può peggiorare con l’inspirazione, con un colpo di tosse o la deglutizione. (Fonte: Adnkronos, foto: Facebook Guido Crosetto)

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