LA POLEMICA

Piscina comunale di Granaretto: botta e risposta Di Genesio Pagliuca-Onorati

16 febbraio 2024 | 15:56
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Piscina comunale di Granaretto: botta e risposta Di Genesio Pagliuca-Onorati

Il capogruppo del Pd punta il dito contro l’Amministrazione, a causa dei lavori non partiti. Ma il vice-sindaco: “Agiamo nel rispetto delle regole per garantire sicurezza e tutela ai cittadini”

Fiumicino, 16 febbraio 2024 – Botta e rispostra tra Ezio Di Genesio Pagliuca e Giovanni Onorati. Oggetto della discussione: la piscina comunale che dovrebbe vedere la luce a Granaretto. Una polemica polemica che è nata nelle ultime ore, a causa di un post su Facebook pubblicato dal capogruppo del Pd. In quest’ultimo, Di Genesio Pagliuca ha infatti scritto quanto segue: “Ci avevano detto che la piscina comunale di Granaretto era una boutade elettorale, quando in realtà già a maggio scorso avevamo realizzato la posa della prima pietra. Un progetto a cui avevamo sempre creduto e reso possibile grazie ai fondi del Pnrr e in parte alle risorse del comune. E ora? Perché i lavori non accennano a iniziare? L’Amministrazione si assuma le sue responsabilità e dia delle risposte a fronte delle tante domande dei cittadini di Granaretto e non solo”.

A rispondere al capogruppo del Pd ci ha pensato il vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici Onorati che, in un comunicato stampa, sottolinea: “I lavori per la realizzazione della piscina comunale nella località di Granaretto in realtà non sono mai iniziati e ci chiediamo come sia stato possibile inaugurare la posa della prima pietra quando il progetto esecutivo non era ancora stato avviato, né approvato; infatti è stato necessario eseguire alcune indagini archeologiche e geologiche integrative, oltre a programmare la bonifica degli ordigni bellici (BOB) “.

“L’operatore economico aggiudicatario dell’appalto integrato, infatti, ha rilevato alcune incongruenze nel progetto definitivo, che gli uffici stanno valutando e verificando, per cui sarà necessaria una nuova valutazione economica proprio per le manchevolezze riscontrate dall’operatore sul progetto definitivo e bisognerà prevedere lo stanziamento di ulteriori somme per eseguire tutte le verifiche necessarie. – prosegue – I ritardi sui tempi dei lavori non sono certo imputabili a questa Amministrazione che sta agendo nel rispetto delle regole per garantire sicurezza e tutela ai cittadini. Piuttosto c’è da riflettere sull’inerzia da parte di chi ha “avviato” i lavori, con la posa della prima pietra, senza avere gli elementi per farlo, illudendo gli elettori. Sui tempi dell’inizio dei lavori non si possono quindi fare ancora previsioni certe perché bisognerà attendere l’esito delle verifiche sopra citate” conclude Onorati.

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