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Russia, Putin “arresta” il ricordo di Navalny

17 febbraio 2024 | 16:44
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Russia, Putin “arresta” il ricordo di Navalny

L’Ovd-Info denuncia centinaia di arresti, causati dalle commemorazioni pro-Navalny, morto imprigionato nelle scorse ore. Ed è mistero sul corpo: “Non era all’obitorio: stanno mentendo”

Mosca, 17 febbraio 2024 – Sarebbe più di 200 le persone arrestate dopo l’annuncio, da parte del Servizio penitenziario federale, della morte di Alexei Navalny ieri, ha reso noto Ovd-Info, organizzazione che assicura sostegno alle persone perseguite per motivi politici, garantendo il suo sostegno per chi, in Russia vuole deporre fiori o protestare e invitando chiunque intenda farlo ad annotarsi il numero di telefono.

Mistero sul corpo di Navalny

Il corpo di Alexei Navalny non è nell’obitorio che era stato indicato dalle autorità russe: lo sostengono i collaboratori del dissidente russo morto ieri in carcere. L’avvocato di Navalny, che oggi è arrivato nella città di Salekhard con la madre di Navalny – Lyudmila – ha chiamato un numero dell’obitorio e gli è stato detto che “il corpo di Alexei non è all’obitorio”, come invece aveva affermato la prigione in cui Navalny è morto: lo hanno scritto su Telegram i suoi collaboratori.

La portavoce di Alexei Navalny, Kira Yarmysh, ha accusato oggi le autorità russe di “mentire” sulle cause della morte dell’oppositore e di cercare di “fare di tutto per non consegnare il suo corpo”.All’avvocato di Navalny è stato detto che “la causa della morte non è stata stabilita” ancora, ha affermato Yarmysh sul canale Telegram del team, ripreso dalla testata Dozhd.

La visione di Alexei Navalny per una Russia diversa sarà mantenuta viva dal suo team, ha detto la sua portavoce Kira Yarmysh. “Abbiamo perso il nostro leader, ma non abbiamo perso le nostre idee e le nostre convinzioni”, ha detto Yarmysh alla Reuters via Zoom, secondo quanto riferisce il Guardian. Yarmysh ha aggiunto che il team ritiene il presidente russo Vladimir Putin direttamente responsabile di quello che ha definito l’omicidio di Navalny. “Sapevamo che c’era un rischio, lo sapeva anche Alexei. E ieri l’hanno assassinato come avevano pianificato di fare tre anni fa”, ha accusato la portavoce.

Oggi la madre di Alexei Navalny è stata informata che l’oppositore russo è rimasto vittima di una “sindrome da morte improvvisa” e che il corpo non sarà riconsegnato alla famiglia fino alla fine delle indagini. “Quando l’avvocato e la madre di Alexei sono arrivati alla colonia penale questa mattina, è stato detto loro che la causa della morte di Navalny era la sindrome da morte improvvisa”, ha scritto su X Ivan Zhdanov, che dirige la Fondazione anticorruzione di Navalny. “Sindrome da morte improvvisa” è un termine generale per varie sindromi cardiache che causano arresto cardiaco improvviso e la morte, riferisce il Guardian.

Intanto oltre 200 persone sono state fermate in varie città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo, durante raduni in memoria di Navalny: lo riferisce la ong per i diritti umani OVD-Info, come ripota il Guardian. Almeno 212 persone sono state fermate tra ieri e oggi durante gli eventi organizzati in Russia in memoria di Navalny, precisa la ong sottolineando che si tratta della più grande ondata di fermi per protesta in 18 mesi.  La polizia, secondo la ong, ha fermato almeno 109 persone a San Pietroburgo e almeno 39 a Mosca, le due città più grandi del Paese.
Il gruppo ha anche segnalato fermi in città più piccole in tutta la Russia: dalla città di confine di Belgorod, dove sette persone sono state uccise giovedì in un attacco missilistico ucraino, a Vorkuta, un avamposto minerario nell’Artico.

Il governo britannico ha convocato i diplomatici dell’ambasciata russa per comunicare che le autorità russe sono ritenute “pienamente responsabili” della morte di Navalny. Il ministero degli Esteri britannico ha affermato nella sua dichiarazione che la morte di Navalny nella sua prigione artica deve essere “oggetto di un’indagine completa e trasparente”. (fonte: Ansa).