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Fondi, nel cuore della notte sfonda la porta di casa della ex: arrestato

21 febbraio 2024 | 14:48
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Fondi, nel cuore della notte sfonda la porta di casa della ex: arrestato

La donna è stata trovata dai poliziotti terrorizzata ed in lacrime

Fondi, 21 febbraio 2024 – La Polizia di Sato di Fondi, nella giornata di ieri ha proceduto all’arresto di un uomo del luogo, classe 1974, poiché responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.

La vittima, nel cuore della notte era stata raggiunta dal suo ex compagno, il quale con insistenza pretendeva di entrare nella sua abitazione, tanto da tentare di sfondare il portone di ingresso, situazione che si era già ripetuta invano anche qualche ora prima.

Impaurita dalla furia dell’uomo e del fatto che potesse riuscire ad entrare, la donna ha richiesto l’intervento della Polizia attraverso il numero unico di emergenza 112. Giunta una Volante sul posto in pochi istanti, i poliziotti hanno trovato la donna terrorizzata ed in lacrime, la stessa ha raccontato l’accaduto agli operatori intervenuti, sottolineando la violenza con la quale l’uomo le aveva intimato di aprire la porta e di farlo entrare e di come al suo rifiuto l’avesse ripetutamente minacciata, colpendo la porta blindata con una forza tale da mandare in frantumi l’intonaco del telaio.

L’uomo, che si era allontanato per pochi istanti, ha fatto ritorno dalla donna e, nonostante la presenza degli agenti della Volante, ha continuato nel mantenere la sua condotta minacciosa e violenta, tanto da far richiedere l’ausilio sul posto di un’altra pattuglia.

Nel frattempo la vittima, per il perdurare dello stato di tensione ,è stata colta da malore e tempestivamente soccorsa sul posto dal 118, per poi essere trasportata al pronto soccorso.

Le dichiarazioni della donna, che esasperata ha sporto denuncia nei confronti dell’ex, hanno fornito un quadro inquietante di quella che era stata la loro relazione, durata circa due anni e recentemente interrotta a causa delle violenze esercitate dall’uomo nei suoi confronti, tutti elementi che hanno trovato concreti riscontri dalle prime indagini svolte.

A seguito di ciò l’aggressore, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato dunque arrestato e ristretto presso la sua abitazione a disposizione dell’A.G., mentre nei confronti della vittima sono stati avviati i protocolli per la sua assistenza psicologica.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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