il fatto

Lo accoltella alla schiena durante una lite: tentato omicidio ad Anzio

24 febbraio 2024 | 10:21
Share0
Lo accoltella alla schiena durante una lite: tentato omicidio ad Anzio

Due uomini avevano cominciato a discutere e ad aggredirsi per chiarire dissidi professionali

Anzio, 24 febbraio 2024 – Lite degenera in tentato omicidio: è successo ad Anzio, dove i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la custodia cautelare in carcere per un 41enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

Nei giorni scorsi, l’uomo si era incontrato con un 58enne presso un bar lungo la via Nettunenseper chiarire alcuni dissidi professionali nati tra i due, in quanto entrambi si occupano di autospurgo.

Evidentemente non hanno raggiunto alcun accordo e, dopo essere usciti nel parcheggio dell’attività, hanno cominciato ad aggredirsi vicendevolmente. All’improvviso, il più giovane è gravemente indiziato di aver estratto un coltello col quale ha ferito alla schiena l’altro uomo, immediatamente soccorso e trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale riuniti Anzio – Nettuno.

Inizialmente ricoverato in prognosi riservata, a seguito di un’operazione ai polmoni è stato scongiurato il pericolo di vita. L’intervento dei carabinieri sul posto, gli elementi raccolti dai testimoni e le informazioni in possesso dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Anzio hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, risultato irreperibile dopo ore di ricerche nei territori di Anzio e Aprilia.

Per questo motivo, stante la gravità delle vicende e i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto la citata misura cautelare nei confronti dell’indagato che è stato arrestato e condotto presso il carcere di Velletri.

tentato omicidio

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.