recensione

“One love, one life”: Bob Marley sul grande schermo ci ricorda che la vita è una e va vissuta in pace

27 febbraio 2024 | 12:44
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“One love, one life”: Bob Marley sul grande schermo ci ricorda che la vita è una e va vissuta in pace

Il film “Bob Marley – One Love” racconta la musica del leggendario cantautore reggae che “predica” un messaggio di pace, unione ed amore

Una musica che è diventata un messaggio di pace, un cantante che è diventato leggenda: la storia del celebre cantautore giamaicano è oggi sul grande schermo con “Bob Marley – One Love”. Un film dove non solo si celebra il suo personaggio e la sua fama, ma che vuole ricordarci quanto la musica possa unire i popoli, anche quelli in guerra tra loro.

Diretta da Reinaldo Marcus Green, la pellicola è nelle sale dal 22 febbraio è nel weekend appena trascorso ha dominato il Boxoffice italiano, registrando 156.079 presenze e incassando 3,2 milioni di euro.

Il film racconta di come Robert Nesta Marley detto “Bob”, partendo dalla cultura religiosa Rastafari (Rastafarianesimo) ha trovato nella musica la sua vocazione e l’ha usata come veicolo per trasmettere un messaggio più che mai attuale, viste le tante, troppe guerre che stanno distruggendo il mondo. “Il messaggero è diventato il messaggio”: questo il ruolo di Kingsley Ben-Adir nei panni di Marley, in quella che è stata un’interpretazione magistrale.

Si perché la gente ha amato, e ama tutt’ora, la sua convinzione che l’unica soluzione per fermare le violenze sia “capire che siamo un solopopolo“: è questo quello che vuole trasmettere attraverso la sua musica reggae, come possiamo vedere nel film. In  una Giamaica ostaggio di violente rivolte contro il governo, Bob Marley , insieme al suo storico gruppo The Wailers, decide di organizzare un concerto nel centro di Kingston dal nome “Smile Jamaica Concert”. Un modo questo per cercare di portare la pace e porre fine ai dissidi che stanno devastando la popolazione. Una scelta, però, non condivisa da tutti al punto che Marley è vittima di un agguato in casa dove sparano a lui, a sua moglie Rita ed al suo manager. Tutti fortunatamente sopravvissuti.

Questo non ferma Marley: il concerto si fa il 5 dicembre del 1976 ed ha un successo strepitoso. Rimanere in Giamaica, però, è ormai per lui troppo pericoloso e insieme alla sua band si trasferisce a Londra per poi viaggiare in tuor mondiale. E’ in questi momenti che la sua musica comincia a prendere forma: un vero e proprio viaggio che porta a compimento quando scrive “Redemption song”: è lì che si sente pronto a tornare nel suo Paese, acclamato dalla sua gente per trasmettere finalmente il suo messaggio. E ci riuscirà portando sul palco in segno di pace i capi dei due diversi partiti che si stavano facendo la guerra. E lo vediamo nella parte finale del film dove vengono proiettate immagini vere del passato. Tutto questo prima che un raro tipo di cancro alla pelle lo portò via all’età di 36 anni.

La forza della musica reggae di Bob Marley

Bob Marley con le sue canzoni ha sempre predicato con la musica pace, unione, uguaglianza e l’amore per la vita: lo sentiamo in  “One Love, One Life” dove con un solo amore e un solo cuore ci invita ad unirci per sentirci bene (One Love! One Heart! Let’s get together and feel all right). Fondamentale è anche pensare con la prorpia testa In “Redeption song”, invece, afferma come bisogna emanciparsi dalla schiavità mentale (Emancipate yourselves from mental slavery; None but ourselves can free our minds). Concetto ribadito anche in “Could you be loved” dove canta che ognuno ha la propria testa e non dobbiamo aver paura di dire quello che pensiamo (We’ve got a mind of our own, So go to hell if what you’re thinking is not right!).

L’unione e la pace vengono celebrata in “Jamming”: “Nessun proiettile può fermarci ora, nè imploriamo o ci inchineremo nulla può essere comprato o venduto noi tutti difendiamo il diritto”.  Ma indimenticabili restano anche le note e i versi di “Exodus”, “No Woman no cry”, “Get up, stand up”… e potremmo continuare visto che ogni singola canzone ha il suo profondo significato.

Ma quello che risuona in tutte le strofe è quanto Bob Marley ci ricorda che la vita è una sola, è la cosa più preziosa che abbiamo, e non può essere sprecata facendo la guerra: alla domanda “Cos’è per te la ricchezza?” il cantante rispondeva “La mia ricchezza è la mia vita”.

Bob Marley

(Foto: fotogramma)

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