Roma, torna a casa ubriaca e aggredisce il marito con un ferro da stiro: sotto choc le figlie

1 marzo 2024 | 17:34
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Roma, torna a casa ubriaca e aggredisce il marito con un ferro da stiro: sotto choc le figlie

La donna, dopo aver passato la notte fuori casa, al rientro ha messo a soqquadro l’appartamento impaurendo anche le due bimbe minorenni

Roma, 1 marzo 2024  – Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Roma Monteverde Nuovo hanno arrestato una donna 34enne, gravemente indiziata della violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, che gli stessi militari d’intesa con il PM di turno della Procura della Repubblica di Roma, le avevano notificato la mattina precedente.

La donna, dopo aver trascorso la notte fuori casa, è rientrata la mattina successiva completamente ubriaca e dopo aver messo a soqquadro l’appartamento, ha aggredito anche il marito con il lancio di oggetti, tra questi anche un ferro da stiro che ha colpito l’uomo ad un piede. Vani i tentativi di calmare la compagna, anche perché in quel momento erano presenti in casa anche le due figlie minori, completamente impaurite e sotto choc. Non potendo fare null’altro l’uomo, un romano di 47 anni, ha chiamato il numero di emergenza 112. All’arrivo dei Carabinieri la donna è stata fermata e condotta in caserma, dove i militari hanno attivato subito il codice rosso e d’intesa con il PM di turno della Procura di Roma, hanno ritenuto di adottare la misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, per maltrattamenti nei confronti dei familiari conviventi.

Ieri sera, mentre il compagno era ancora al pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo per i necessari accertamenti sanitari, la donna si è recata nuovamente a casa ma questa volta è stata raggiunta dai Carabinieri che l’hanno arrestata e portata in caserma. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per la donna il divieto di dimora nel Comune di Roma.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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