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Dai lager in Libia a Fiumicino: atterrati all’aeroporto 97 rifugiati

7 marzo 2024 | 17:16
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Dai lager in Libia a Fiumicino: atterrati all’aeroporto 97 rifugiati

Il loro arrivo è stato reso possibile grazie ai corridoi umanitari. I rifugiati sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti nei campi di detenzione libici

Fiumicino, 7 marzo 2024 – Con un volo umanitario operato con un Airbus A320 della Buraq Air sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino da Tripoli 97 rifugiati provenienti da diversi paesi africani (Eritrea, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan e Sud Sudan), dalla Palestina e dalla Siria evacuati dai campi di detenzione della Libia, dove sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti. Tra di loro anche alcune persone particolarmente fragili dal punto di vista sanitario.

Il loro arrivo in Italia è stato reso possibile grazie al protocollo d’intesa firmato lo scorso dicembre da Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Unhcr – Agenzia Onu per i rifugiati, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Inmp, che permetterà a 1500 rifugiati che necessitano di protezione internazionale, di essere evacuati dalla Libia all’Italia nell’arco di tre anni. Di questi, 600 saranno trasferiti in strutture del Sistema accoglienza integrazione (Sai), a carico del Ministero dell’Interno, mentre 900 saranno accolti dalle associazioni (400 dalla Comunità di Sant’Egidio, 300 dall’Arci e 200 dalla Federazione delle Chiese Evangeliche) secondo il modello consolidato dei corridoi umanitari e subito avviati verso l’integrazione: per i minori, grazie alla scuola, e per gli adulti, grazie all’apprendimento della lingua italiana e all’inserimento nel mondo lavorativo. Terminati i controlli di Polizia di frontiera, a dare nella sala arrivi del terminal 5 di Fiumicino il “Benvenuti in Italia” al primo gruppo di 97 rifugiati, Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino dell’Unhcr; Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio; Laura Lega, capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno; Filippo Miraglia, responsabile nazionale Immigrazione di Arci e Valentina Setta dirigente dell’ufficio V DGSP del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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