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Allarme dengue, test rapido in porti e aeroporti per chi arriva da zone a rischio

10 marzo 2024 | 13:48
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Allarme dengue, test rapido in porti e aeroporti per chi arriva da zone a rischio

Dengue, l’obiettivo è prevenire l’ingresso e la diffusione del vettore della febbre, la zanzara Aedes aegypti, attraverso un rafforzamento delle disinsettazioni

La Dengue è una malattia virale trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette, principalmente dall’Aedes aegypti. Questa patologia è prevalente nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo e può manifestarsi in forme che vanno da lievi febbri a condizioni più severe, quali la febbre emorragica e la sindrome da shock della Dengue.

La trasmissione avviene quando una zanzara pungendo una persona infetta acquisisce il virus e successivamente lo trasmette a un’altra persona. La prevenzione è fondamentale, data l’assenza di un trattamento specifico, ed include il controllo della popolazione di zanzare e l’uso di repellenti personali. La cura si concentra sul trattamento dei sintomi, l’idratazione e, nei casi più gravi, il supporto ospedaliero per gestire le complicanze.

Ultime mosse del ministero della Salute

Di fronte all’aumento dei casi, il ministero della Salute italiano sta per rilasciare una nuova circolare, a breve distanza dalla prima, con l’intento di rafforzare ulteriormente le misure di controllo. L’accento viene posto sulla necessità di intensificare le disinsettazioni nelle modalità di trasporto internazionale come aerei e navi, comprese quelle da crociera, e sulla valutazione di test rapidi per chi arriva da aree considerate a rischio.

La risposta del ministro della Salute Orazio Schillaci in Senato evidenzia una situazione sotto controllo, nonostante l’incremento dei casi registrati. Questo rinnovato impegno del ministero sottolinea la continua vigilanza e l’adattamento delle strategie di prevenzione e controllo della Dengue in Italia.

E la Dengue potrebbe essere la causa della prossima pandemia. Continua a leggere…

Zanzare nel mirino, l’ipotesi: “Ccauseranno la prossima pandemia”

Il biologo Gabrieli, ‘La possibilità che in Italia diventino endemiche malattie come la Dengue esiste’

In un mondo sempre più globalizzato, con il pianeta scosso dall’emergenza climate change, infezioni che finora abbiamo guardato da lontano rischiano di trovare un habitat e condizioni ideali per diffondersi anche in Europa e quindi in Italia. Per malattie come Dengue o Chikungunya, veicolate dalle zanzare, “ogni anno osserviamo un aumento dei casi autoctoni, a trasmissione locale. La tendenza che ci aspettiamo è di registrare ogni estate sempre più contagi di questo tipo. E qualcuno si spinge addirittura a prevedere che la prossima pandemia sarà proprio una patologia a trasmissione vettoriale”. La ‘malattia X’, quella che l’Organizzazione mondiale della sanità dice che arriverà di certo (“non è questione di ‘se’, ma di ‘quando'”), potrebbe dunque essere un’infezione causata dalle zanzare. “Io non sono così pessimista, ma l’eventualità esiste”, l’ipotesi regge. Lo spiega all’Adnkronos Salute Paolo Gabrieli, professore di Zoologia all’università Statale di Milano.

Il biologo, classe 1983, è il vincitore di uno dei 3 grant da 150mila euro assegnati in questi giorni dalla Fondazione Inf-Act con la collaborazione della Fondazione Armenise-Harvard, destinati a scienziati a metà carriera. Obiettivo: sostenere progetti che rischiano di uscire dai radar dei finanziamenti alla ricerca. Allo studio delle arbovirosi, patologie umane e animali trasmesse da insetti vettori, Gabrieli ha dedicato una vita. Il lavoro per cui è stato premiato punta a sviluppare una nuova tecnica eco-compatibile che permetta di controllare la popolazione di zanzare, modificandone la riproduzione. A chi gli chiede se rischiano di diventare endemiche anche alle nostre latitudini infezioni come la Dengue, che corre in Sudamerica allarmando le autorità sanitarie internazionali, l’esperto risponde innanzitutto che “non dobbiamo fare allarmismo. Siamo nel campo delle possibilità, però sicuramente le possibilità ci sono”.

“Perché si verifichi la trasmissione di queste malattie – sottolinea Gabrieli – bisogna avere un certo numero di persone che le portano e un certo numero di zanzare in grado di trasmetterle. Evidentemente le zanzare capaci di trasmettere queste malattie noi oggi in Italia ce le abbiamo. Non registravamo casi autoctoni di patologie come Dengue e Chikungunya perché fino a 30 anni fa non avevamo vettori in grado di veicolarle, ma ora sì: con la zanzara tigre”, specie invasiva ormai ‘di casa’ nella Penisola, “la possibilità di una trasmissione locale esiste. Con tante persone che si spostano, che vanno all’estero e possono rientrare con l’infezione, può succedere che le punga una zanzara che quindi si infetta e può diffondere la malattia pungendo altre persone”.

credit: immagine creata con l’ausilio dell’IA

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