LA DICHIARAZIONE

Trincea delle Frasche, Petralia: “Ecco perchè la riapertura è un atto dovuto”

18 marzo 2024 | 11:18
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Trincea delle Frasche, Petralia: “Ecco perchè la riapertura è un atto dovuto”

“Abbiamo seguito per tanti anni questa vicenda, confrontandoci con tutti gli addetti ai lavori: non ci aspettavamo di dover intervenire nuovamente su un argomento ormai chiuso, con la giusta risoluzione della problematica”

Fiumicino, 18 marzo 2024 – “Abbiamo seguito per tanti anni questa vicenda, confrontandoci con tutti gli addetti ai lavori e francamente non ci aspettavamo di dover intervenire nuovamente su un argomento ormai chiuso con la giusta risoluzione della problematica. Orbene, essendosi riaperta la polemica relativamente alla riattivazione del semaforo di via dell’Aeroporto di Fiumicino, via della Scafa, via Monte Cengio e via Trincea delle Frasche, polemica che potrebbe ingenerare tensioni fra gli abitanti di Fiumicino, di Ostia Lido e comunque fra gli automobilisti interessati a percorrere via dell’aeroporto di Fiumicino, riteniamo necessario fare un pò di chiarezza”. Lo dichiara Gianfranco Giuseppe Petralia, già Comandante della Polizia Locale di Fiumicino, in rappresentanza dei tanti cittadini residenti nel quadrante interessato dall’incrocio e di molti altri che ritengono corretto l’intervento di riapertura da parte del sindaco Baccini.

La riapertura dell’incrocio in argomento era un atto dovuto per la sicurezza stradale e quindi per salvaguardare l’incolumità di tutti i cittadini. Le file nelle ore di punta c’erano prima della chiusura, c’erano durante la chiusura e naturalmente ci sono anche adesso, ma la causa non è il semaforo, bensì l’imbuto che si forma subito prima del ponte della Scafa verso Ostia Lido e in prossimità dello svincolo di Fiumicino Sud“.

“Il rilevante traffico automobilistico, che è la vera causa delle lunghe file nelle nostre strade, peraltro non idonee a sopportarlo, è un traffico non locale determinato dai numerosissimi passeggeri che ogni giorno transitano in aeroporto, dai circa sessantamila dipendenti aeroportuali, compreso l’indotto, gran parte dei quali abitano oltre che a Fiumicino, a Dragona, Dragoncello, Ostia Antica, Ostia Lido, Acilia, Casal Palocco, Axa, ecc…., senza escludere quelli che da queste località limitrofe ogni giorno si recano a Roma per lavoro, utilizzando la statale 91 Fiumicino-Roma e quindi anche via dell’aeroporto di Fiumicino” si legge ancora.

“Ci sono stati troppi incidenti – aggiunge Petralia – dalla chiusura dell’incrocio avvenuta il 29.08.2018, vi è stata una crescita esponenziale degli incidenti stradali gravi, anche mortali, come risulta dai dati acquisiti lo scorso anno presso la Regione Lazio. Infatti, nel 2017, cioè quando l’incrocio era aperto, su via dell’aeroporto di Fiumicino si erano verificati 14 incidenti stradali, incidenti che negli anni successivi con l’incrocio chiuso sono aumentati di molto e che vengono di seguito meglio descritti:
Nel 2018 su via dell’Aeroporto di Fiumicino si sono verificati 21 incidenti, gran parte con feriti,19 dei quali sono avvenuti dopo la chiusura dell’incrocio, cioè dopo il 29 agosto.
Nel 2019 gli incidenti con feriti sono arrivati a 33 e addirittura nel 2020 in piena pandemia con il blocco della circolazione stradale, salvo autorizzati, sono stati 20 gli incidenti, anche con feriti.
Non è finita, perché nel 2021 sono avvenuti 26 incidenti, parte dei quali con feriti gravi e purtroppo nel 2022 abbiamo avuto su quella strada 35 incidenti di cui 20 con feriti gravi e due mortali” sottolinea.

Cos’altro doveva succedere per capire che quella viabilità così come era stata adottata non era in linea con i fondamentali criteri della sicurezza stradale? Si, perché anche la segnaletica stradale era fuori norma. Lo avevamo segnalato più volte nel corso dei tanti incontri a cui avevamo partecipato negli ultimi anni ed anche mediante specifici comunicati stampa che ancora oggi possono essere consultati.
Quella strada era diventata una insidiosissima pista da corsa, dove poter superare agevolmente i limiti di velocità fino all’altezza dell’autovelox di via Cima Cristallo, per poi ricominciare, rendendo molto rischioso accedervi da via Falsarego, via Arsiero e via Monte Cengio”.

“Quello della sicurezza è il motivo più importante, ma non è il solo, perché la sconsiderata chiusura dell’incrocio, aveva causato anche notevoli danni economici alle piccole e medie imprese operanti nel territorio, alle attività commerciali e gravi disagi ai residenti. Ecco perché – spiega ancora Petralia –  era un atto dovuto ripristinare la vecchia viabilità con la riapertura dell’incrocio, atto scaturito da una responsabile valutazione dei fatti e non delle chiacchiere, da parte del sindaco Mario Baccini, che attualmente è impegnato anche nell’adozione di un progetto destinato a migliorare il sistema viario attraverso la realizzazione di una rotonda, proprio in prossimità del tanto discusso incrocio, in modo tale da consentire un collegamento diretto fra l’Aeroporto, Ostia Lido e zone limitrofe..

“Come si suol dire ‘tutto è possibile’, ma stentiamo a credere che adducendo motivi di traffico automobilistico da sempre esistenti, si possa determinare l’abrogazione di una ordinanza del sindaco, finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini, nonché il normale svolgimento delle attività commerciali e imprenditoriali.
Al Sindaco Mario Baccini, per i responsabili provvedimenti adottati in merito, vanno i nostri ringraziamenti ed in particolare i ringraziamenti di alcuni residenti che hanno subito incidenti stradali conseguenti alla precedente scandalosa viabilità adottata in via dell’Aeroporto di Fiumicino” conclude.

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