Latina, controlli a tappeto della Polizia nei quartieri q4 e q5

Latina, 19 marzo 2024- La Polizia di stato di Latina, nel pomeriggio di ieri, ha nuovamente coordinato un servizio interforze finalizzato a realizzare un monitoraggio delle aree di maggior degrado che contribuiscono a favorire la consumazione di reati e il proliferare di fenomeni di particolare allarme sociale.

Le pattuglie della Polizia di Stato – Squadra Volante, Reparto Prevenzione Crimine Lazio, hanno effettuato specifiche attività di controllo del territorio nei quartieri Q4 e Q5, prestando particolare attenzione alle aree abbandonate ed ai possibili luoghi di bivacco per stranieri irregolari e soggetti dediti al consumo di sostanze stupefacenti.

Nella circostanza sono stati effettuati posti di controllo a pettine che hanno consentito di identificare 140 persone, molte delle quali con pregiudizi di polizia e controllare 109 veicoli.

Nell’ottica di un intensificato impulso al contrasto al fenomeno dell’immigrazione irregolare, sono stati predisposti servizi di controllo diretti a verificare la regolarità dei cittadini stranieri a permanere sul Territorio Nazionale; nell’ambito delle predette attività uno dei soggetti stranieri fermati è risultato irregolare.

In particolare l’uomo, di nazionalità algerina e con diversi precedenti per reati predatori, era stato già ristretto in carcere per reati contro il patrimonio. Nell’anno 2022, in seguito alla sua scarcerazione, era stato destinatario di un ordine di lasciare il territorio nazionale, ordine a cui è risultato inottemperante. Accertata la irregolarità della sua posizione, con provvedimento prefettizio lo straniero è stato quindi espulso dal territorio nazionale.

Sempre nell’ambito dei medesimi approfonditi controlli, un altro cittadino straniero, identificato e risultato regolare sul territorio, è stato invece denunciato all’autorità amministrativa in quanto trovato in possesso di sostanza stupefacente in modica quantità.

Le operazioni al alto impatto, condotte in piena sinergia dalle diverse forze di polizia, proseguiranno come di consueto anche nelle prossime settimane.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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