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Attentato a Mosca: arrestati 4 terroristi coinvolti nella strage

23 marzo 2024 | 11:40
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Attentato a Mosca: arrestati 4 terroristi coinvolti nella strage

l presidente russo Vladimir Putin è stato informato sugli arresti dal capo dell’Fsb. Sale intanto a 115 il bilancio delle vittime

Mosca, 23 marzo 2024 – Devastante il bilancio delle vittime dell’attentato di ieri alla Crocus City Hall, a Krasnogorsk, nella periferia nord di Mosca (leggi qui). Le ultime notizie diffuse dalla Commissione investigativa russa riportate dai media locali parlano di 115 morti, compresi tre bambini.

Sono invece 121 le persone ricoverate in ospedale. Le autorità russe attribuiscono le morti alle ferite d’arma da fuoco e all’asfissia a causa dell’incendio scoppiato durante l’attacco. Ma bilancio delle vittime sarebbe ancora provvisorio. Nel frattempo le forze di sicurezza lavorano all’ “ispezione” del luogo dell’attentato, procedono con il “sequestro delle prove materiali” e con l’esame delle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso.

Arrestati quattro terroristi coinvolti nella strage

Sono intanto stati arrestati quattro terroristi direttamente coinvolti nell’attacco. Lo riferisce l’agenzia russa Ria, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin è stato informato dal capo dell’Fsb che dopo la strage sono stati eseguiti 11 arresti e tra le persone fermate vi sarebbero “tutti i terroristi direttamente coinvolti nell’attacco”.

La Commissione investigativa russa ha riferito che “le agenzie di intelligence hanno arrestato i quattro sospetti nella regione di Bryansk, non lontano dal confine con l’Ucraina”. “Erano intenzionate a passare in Ucraina”, oltrepassando la frontiera con la Russia, e avevano “contatti sul lato ucraino” afferma l’Fsb secondo notizie dell’agenzia russa Ria Novosti rilanciate dalla Bbc che sottolinea come si tratti di informazioni che non possono al momento essere verificate in modo indipendente. ”L’Ucraina non ha nulla a che vedere con l’attacco terroristico”, ha dichiarato ieri sera il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Poco prima il deputato Alexander Khinstein, aveva riferito che la Polizia aveva fermato due persone a bordo di un veicolo in fuga nella regione di Bryansk, a circa 340 chilometri a sudovest di Mosca. All’interno del mezzo sono stati trovati una pistola, un caricatore per fucili d’assalto e passaporti del Tagikistan. “Le autorità del Tagikistan sono in stretto contatto con i colleghi russi sul presunto coinvolgimento di cittadini del Paese nell’attacco terroristico del 22 marzo” a Mosca, ha detto all’agenzia russa Tass un portavoce del ministero degli Esteri del Tagikistan.

Putin-Lukashenko: “Insieme nella lotta al terrorismo”

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il leader bielorusso Alexander Lukashenko. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che da Lukashenko sono arrivate le “condoglianze per l’attacco terroristico di ieri a Mosca”. “Le parti hanno confermato la loro disponibilità a cooperare nella lotta al terrorismo”, ha aggiunto Peskov, in dichiarazioni riportate dai media russi.

Su Telegram la rivendicazione dell’Isis

Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco venerdì sera, in un post su Telegram in cui il gruppo affermava che i suoi uomini armati erano riusciti a fuggire in seguito. Un funzionario statunitense ha affermato che Washington dispone di servizi segreti che confermano le affermazioni dello Stato islamico. (Fonte: Adnkronos)

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